Renzi ad Assisi: "Faccio il percorso inverso di San Francesco"

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 5 ottobre 2014
Renzi ad Assisi: "Faccio il percorso inverso di San Francesco"
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Se san Francesco si recò da Assisi a Roma per spiegare cosa stava accadendo nella propria città, con il primo nucleo di quello che sarebbe diventato l’ordine francescano, Matteo Renzi da Roma arriva ad Assisi per spiegare quello che sta accadendo in Italia. Dal balcone del Sacro convento di Assisi che domina la piazza comunale, dopo aver assistito alla Messa che ha aperto le celebrazioni della giornata del santo Patrono d’Italia, Francesco D’Assisi nella Basilica Maggiore del Sacro Convento di Assisi, insieme al ministro dell’istruzione Stefania Giannini, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino, Renzi saluta la folla dei pellegrini spiegando la sua presenza: "Ho fatto il percorso inverso di Francesco, lui uscì dalla sua città per andare a Roma", da Papa Innocenzo III, "a spiegare cosa stava succedendo qui, mentre io da Roma sono venuto qui da voi a spiegare cosa sta succedendo nel Paese". La bellezza italiana - Il primo messaggio che Renzi ha voluto dare alla folla riguarda "un tema importante, fondamentale nel messaggio di San Francesco: tutti ricordiamo il riferimento del Cantico delle creature a fratello Sole e sorella Luna. Per questo voglio sottolineare che quest’anno ci saranno tanti appuntamenti sul tema dell’ambiente ed è importante che chi è impegnato in politica e viene ad Assisi dedichi una riflessione su questo". Alla bellezza italiana Renzi fa riferimento anche quando si richiama al concetto francescano di "perfetta letizia". Poi ha spiegato: "Chi di noi oggi festeggia l’onomastico del proprio figlio sa che Francesco è un nome speciale, ancora più bello perchè ognuno può declinarlo a proprio piacere. C’è chi lo chiama Franci e chi lo chiama Ciccio. Quello che non dobbiamo mai dimenticare e, però, il nostro nome: dobbiamo ricordare che noi ci chiamiamo Italia e siamo custodi di enormi bellezze. Nonostante le difficoltà dobbiamo essere, quindi, devoti al nostro patrono e alla bellezza alla quale lui ci richiama". Gli impegni del governo - Certo, l’atmosfera mistica di Assisi non ha fatto dimenticare al premier quali sono le priorità del Paese sulle quali, ha puntualizzato, il governo è impegnato: "C’è da riparare il sistema del lavoro e il mio pensiero va alle donne e agli uomini che in questo momento, a Terni, aspettano la fine di una vertenza molto dura. C’è poi da mettere a posto la scuola, perchè senza di essa non c’è futuro. Infine dobbiamo lavorare sulla Pubblica amministrazione".

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