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L'assessore braccio destro di Marino: "Ha perso di vista l'ordinaria amministrazione, ma la caduta è politica"

di Giorgio Pinotti domenica 18 ottobre 2015

2' di lettura

Alessandra Cattoi, assessore, braccio destro e amica personale di Ignazio Marino, intervistata dal Messaggero, racconta la caduta del sindaco. "Non c’è più la maggioranza in Aula. Ignazio ha interrotto la sua esperienza per un motivo politico", esordisce la Cattoi. Gli scontrini - E in merito alle ricevute e alle presunte cene coi familiari spiega: "Sì, errori e leggerezze su cui dobbiamo interrogarci tutti. Ma non sono il motivo della crisi, che è politica. Il Pd romano non ha mai tollerato Ignazio. Poi, dopo Mafia Capitale, è iniziato un lavoro parallelo tra noi e Orfini. Il problema è stato altrove." Renzi - Poi parla del rapporto con Matteo Renzi: "Con lui e con un gruppo dirigente più ampio del Pd. Non ci sono stati rapporti diretti, l’informazione è passata solo per i giornali". L'assessore giudica la gestione di Matteo Orfini come commissario "buona, ci ha aiutato tantissimo, ha difeso il sindaco è stato coraggioso. Dopodiché ha detto ‘non ce la faccio più a difenderlo’". L'assessore spiega che la persona da cui Orfini avrebbe dovuto difendere Marino era il premier. Prospettive - Parte del Pd continua a sostenere Marino: "É la dimostrazione che forse non è vero che non era in sintonia con la città. Forse solo con una parte non lo era. Manca molto alle elezioni, sicuramente una crisi come questa sarà difficile da spiegare fino in fondo." Poi l'assessore parla delle prospettive per Marino: "Escludo che si ricandidi con una sua lista civica perché non è una persona che sta in politica per opportunismo o per dare fastidio agli altri." Quindi alla possibilità che Marino possa partecipare alle primarie del Pd risponde:"Non credo nemmeno a questo". Il danno - La Cattoi spiega cosa ha perso la città con la caduta di Marino: "Innanzitutto il macroprogetto: il cambiamento della mentalità. Portare la legalità, il merito e le regole. Spero che non vadano perduti, ma sarà tutto più affievolito. Ci saranno grandi passi indietro per lo stadio della Roma e il ponte dei congressi. Forse anche sulla cultura". Gli errori - L'assessore analizza gli errori di Marino sulla gestione della città: "Sì, ci sono stati degli errori. Noi abbiamo impiegato un anno per mettere in ordine i conti, poi un altro anno per riportare la legalità. Ci siamo forse dimenticati dell’ordinaria amministrazione. Dopo le vacanze estive gli dissi di non ripartire e che ci sarebbero state altre polemiche, ma lui mi rispose: sei una provinciale, io non parto per me ma per il bene di Roma". Alla fine il giornalista chiede alla Cattoi se è pronta a garantire per Marino: "Non lo so, forse può aver fatto qualche errore. Lei si ricorda con chi è andato a cena il 26 dicembre del 2013?".

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