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Ncd, il piano di Angelino Alfano: un gruppo parlamentare unico con Udc, Scelta Civica e ribelli di Forza Italia

di Vezzani Flavia domenica 20 luglio 2014

2' di lettura

Dal Nuovo Centrodestra alla Costituente Popolare: visti gli esigui numeri di Ncd tra Camera e Senato, il segretario Angelino Alfano pensa a un cambiamento per non scomparire. Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, il ministro degli Interni sarebbe già pronto ad allargare il campo e a rivoluzionare anche il nome del gruppo parlamentare: Costituente Popolare. Chi sta con Alfano - In questo periodo di evidente difficoltà per il centrodestra, il progetto di Alfano si propone di riunire e accogliere, in particolare al Senato, eventuali fuoriusciti di Forza Italia. Scelta Civica è ormai sull'orlo del baratro, l'Udc paga le conseguenze del duello tra Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa, mentre i popolari di Mario Mauro hanno rotto con quasi tutti i compagni. Per allargare i gruppi parlamentari e ripartire si è quindi pensato di lanciare il nuovo gruppo. Con gli eletti dell'Udc, sarebbero circa 20 i parlamentari disponibili all'unione con Ncd, arrivando così ad un totale di 45 deputati. I dubbi di Casini - Ma il vero punto critico è il Senato, dove si decide del futuro dell'esecutivo. Gli alfaniani sono già 32 e con il nuovo progetto arriverebbero a 40. Aderiranno probabilmente anche Casini, De Poli e forse anche Mauro con altri due o tre senatori. Non mancano però i contrari come Antonio Azzolini, Carlo Giovanardi e Giuseppe Esposito. E se all'interno dell'Udc Cesa è favorevole all'unione, Casini in realtà è ancora titubante, anche se a degli amici secondo Repubblica avrebbe confidato: "Io ormai ho un ruolo diverso, non penso che sia la strada giusta. E poi dove porterà questo progetto? In ogni caso quando mi diranno a quale gruppo aderire, lo farò". L'abbraccio ai ribelli di Forza Italia - I problemi giudiziari di Berlusconi potrebbero portare a una frattura definitiva di Forza Italia,e la Costituente popolare mira proprio ad assorbire i cosiddetti "ribelli" dell'ala meridionale del gruppo dell'ex premier. Il grande dubbio, però, è se le discordie tra Alfano e Raffaele Fitto possano appianarsi in nome del progetto di un nuovo centro destra.

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