"Sono imbarazzanti i violinisti del governo? Sì. Ma chi è mille volte più imbarazzante dei lanciatori di petali di rose? I rosiconi dell'opposizione che oggi offrono di sé uno spettacolo tragicomico". Daniele Capezzone apre così la sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di Libero.
Il tema è quello della "Meloni isolata", cavalcato da giorni dal centrosinistra. Ieri la premier italiana ha però riunito intorno allo stesso tavolo la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, il vicepresidente degli Usa JD Vance e il segretario di Stato americano Marco Rubio. "Anche la questione estetica rappresentava un cortocircuito - sottolinea il direttore editoriale di Libero -, perché c'era la bandiera italiana in mezzo a quella americana e a quella dell'Ue. Il loro eroe euro-lirico Macron si era dimenticato della dimensione europea".
"Francamente oggi era difficile nascondere la notizia ma i giornali ci riescono. La grande operazione è come nascondere l'indubbia giornata positiva del governo sul piano diplomatico. Corriere della Sera e Repubblica mimetizzano tutto non mettendola nel titolo ma nel sommario della prima pagina. Infilano tutto a panino in mezzo a una quantità enorme di pagine sull'insediamento del nuovo Pontefice, sul Corriere addirittura 13. Notizia significativa che però in Italia trova una foliazione extralarge per stringere lo spazio per Palazzo Chigi".
Oggi si attende la telefonata Trump-Putin, "mentre ieri sera è arrivata una notizia cattiva per Joe Biden, alle prese con una forma aggressiva di tumore alla prostata con rischio metastasi. Situazione delicata".
Elezioni: "In Portogallo vanno male alla sinistra, in Polonia si andrà al ballottaggio. In Romania è stato sconfitto Simion e i nostri giornali festeggiano, un volteggiare di schiaffi... C'è anche la definizione del vincitore europeista come 'genio della matematica'. Com'è il vincitore? Un genio. E lo sconfitto? 'Na mmer***a".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) May 19, 2025