"Se andassimo al governo modificheremmo subito la legge Severino così Berlusconi potrebbe ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri". L'offerta, via intervista ad Affaritaliani.it, arriva dal leghista Roberto Calderoli ed è una nuova mano tesa, anche se parziale, a Silvio Berlusconi. Sì, perché nelle stesse ore in cui Berlusconi confidava ai suoi il sogno (proibito) di lanciare come candidati premier del centrodestra Marchionne o Draghi, dal Carroccio riparte l'Opa al centrodestra. Perché sì, Silvio Berlusconi alla Farnesina sarebbe un buon punto di partenza per l'alleanza Forza Italia-Lega, ma dà per scontato che il premier sia Matteo Salvini. D'altronde, era stato lo stesso Salvini qualche giorno fa a lusingare il Cavaliere sul tema della politica estera: "Se fossimo al governo, con lui avremmo riportato in Italia i marò", aveva detto il segretario padano. Ma da Forza Italia le reazioni alle proposte leghiste sono per ora molto fredde. Sia per quanto riguarda la chiamata in piazza a novembre sia la richiesta i mollare il Ppe: "La pretesa secondo cui l'amico Salvini vorrebbe indurci a rinunciare alla nostra storia di componente decisiva del Partito popolare europeo, gli chiediamo di rispettare la nostra identità. Noi non abbiamo mai chiesto alla Lega di rinunciare alla sua collocazione europea", ha precisato Renato Brunetta. Segno che la trattativa, per ora, resta lunga.