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"Il giallo dei piccoli profughi spariti nel nulla", Brambilla: diventano anche preda criminali

di Lucia Esposito domenica 22 novembre 2015

2' di lettura

Il governo non ha contezza di quanti minori stranieri non accompagnati sbarchino in Italia.  La sensazione guardando i numeri forniti dai ministeri dell’Interno  e del Lavoro - emersi in occasione del convegno “Bambini e adolescenti migranti: quale protezione ed accoglienza?”, promosso per la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza – è che ci sia una vera e propria emorragia. Infatti, mentre secondo il ministero dell’Interno i minori stranieri non accompagnati e coloro che si dichiaravano tali, nel periodo 1 gennaio 2015-10 ottobre 2013 sono 10.322 (il 73% del totale dei minori soccorsi, mentre nel 2015 si trattava del 50% del totale dei minori soccorsi), per il ministero del Lavoro sarebbero addirittura quasi seimila di più, per l’esattezza 15.949, di cui 5.707 irreperibili.  Profughi dunque che spariscono nel nulla e di cui non se ne sa più niente, come conferma  Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza.   "I minori stranieri non accompagnati arrivano nel nostro Paese senza le famiglie e spariscono diventando anche preda della criminalità", ha spiegato Michela Vittoria Brambilla, che aggiunge: "Noi abbiamo il dovere di garantire a tutti i minori la tutela nel soccorso: la convenzione di New York impone l'obbligo di soccorso per tutti i minori, indipendentemente dal paese di provenienza". Ma secondo Brambilla il punto è un altro, fatto salvo il dovere di accogliere minori bisogna cominciare a razionalizzare le risorse. "Ne avremmo molte di più", spiega, "se non ci accollassimo anche il mantenimento di  molti adulti che profughi e rifugiati non sono".  Nel periodo gennaio-ottobre 2015 sono 136.432 gli sbarcati (Fonte ministero dell’Interno “Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia)  di questi però soltanto il 5%, per esempio, proviene dalla Siria La provenienza - Per quanti riguarda i Paesi di provenienza dei minori (Fonte ministero del Lavoro, Report Msna al 31 ottobre 2015), poi,  troviamo ai primi tre posti l’Egitto  con i 2.311 minori presenti e  1.246 irreperibili), Eritrea (1.191 miniori presenti e  addirittura 1.495 irreperibili) e Albania 1.155 minori presenti e 71 irreperibili.  Inoltre ha aggiunto l’onorevole Brambilla "la macchina degli aiuti per questi minori non funziona come sarebbe auspicabile". Non solo vi è "un forte squilibrio" nella distribuzione geografica dei minori (il 34 per cento sono ospitati in Sicilia e nel quadro nazionale le grandi città prevalgono rispetto ai centri più piccoli), ma il livello dell'accoglienza è  "disomogeneo"  e spesso non adeguato. Forti ritardi, rilevati anche dalla Commissione europea, si registrano sulla nomina dei tutori, "che devono avere una specifica formazione ed essere effettivamente in grado di fornire a bambini e ragazzi l'assistenza necessaria. Fin d'ora", spiega la presidente, "sarebbe importante individuare percorsi diversi per i minori vicini alla maggiore età (il gruppo di gran lunga più numeroso, che abbisogna di un avviamento all'autonomia) e i più piccoli per i quali l'affidamento familiare appare la soluzione più naturale".  Chiara Pellegrini

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