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Matteo Salvini, lo sfogo di Giancarlo Giorgetti: "Usa, Ue e Vaticano contro. Così è dura"

di Caterina Spinelli venerdì 31 gennaio 2020

1' di lettura

"Un fronte di scontro lo puoi reggere, due forse, tre no". Parola di Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega, l'uomo che da sempre detta la via Matteo Salvini nei momenti di maggiore difficoltà. Il leader del Carroccio, secondo il migliore dei consiglieri, deve rivedere tre aspetti fondamentali se davvero vuole aspirare al ritorno in pompa magna al governo: l'alleanza atlantica, cioè gli Stati Uniti; i burocrati di Bruxelles, cioè l'Unione europea; la gerarchia ecclesiastica, cioè la Chiesa di Papa Francesco. "Salvini è un generoso - Il Fatto Quotidiano riporta le parole di Giorgetti -. È come un corridore chino sul manubrio, che pedala, pedala, cerca di andare sempre più forte, ma rischia di non vedere cosa gli succede attorno, chi gli copre davvero le spalle, chi gli può tirare la borraccia". Leggi anche: Giorgetti, una spaventosa profezia: "La Lega sotto una slavina che sta per staccarsi" Per un anno con l'incarico di Sottosegretario a Palazzo Chigi è stato Giorgetti a mantenere i contatti con il Vaticano nel tripudio di rosari baciati, santini sventolati, crocifissi in pugno. Ed è stato lo stesso Giorgetti che ha rassicurato la Banca centrale europea quando Claudio Borghi, assecondato da Salvini, annunciò di voler uscire dall'euro. Ed è sempre stato lui a ripristinare il dialogo con gli americani a causa delle posizioni italiane troppo blande con Russia e Cina. Insomma, Giorgetti ha sempre guardato le spalle di Salvini. E continua a farlo, ricordandogli l'importanza di questo triangolo di relazioni per le sue ambizioni politica. 

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