Firenze, 19 gen. - (Adnkronos) - "'Una decisione che mi soddisfa in pieno in linea con i principi di legalita' e moralita' che devono essere alla base di un grande partito come il nostro". Federico Gelli, responsabile legalita' e sicurezza del Pd Toscana, e candidato alla Camera dei Deputati, ha commentato in questo modo l'esclusione, da parte della commissione di garanzia del Partito Democratico presieduta da Luigi Berlinguer, di tre candidati sotto inchiesta dalle liste elettorali dei domocratici, due in Sicilia e uno della Campania. "Sappiano bene che fino all'ultimo grado di giudizio una persona non si puo' ritenere colpevole - ha aggiunto Gelli, vicino a Matteo Renzi - pero' deve essere chiaro che chi si candida deve salvaguardare l'interesse generale del Pd e rispettare le sue regole. Il nostro ordinamento interno prevede che chi ha condanne o rinvii a giudizio in particolare riferibili a reati contro la pubblica amministrazione, deve stare fuori dalla competizione elettorale, e questo e' stato fatto". "Mi batto da sempre - ha proseguito - per vedere rispettare valori come legalita' ed etica, lo dimostra la mia storia, e sono contento che il Partito Democratico abbia preso questa decisione coraggiosa. Bisogna spezzare ogni forma d'ambiguita'. Forse perderemo un po' di voti ma sono sicuro che ne guadagneremo altrettanti e soprattutto in questo modo saremo in prima fila per la difesa di un bene comune come la credibilita' e la pulizia della politica di cui oggi nel nostro Paese abbiamo davvero bisogno. Ora sono curioso di vedere cosa faranno le altre forze politiche - ha concluso il responsabile legalita' del Pd Toscana - e quali criteri di rigore useranno nella scelta dei loro candidati a partire dal Pdl".