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Sel e Fratelli d'Italia: "No al governo di larghe intese"

di Eliana Giusto domenica 28 aprile 2013

3' di lettura

  Ecco la cronaca della giornata di consultazioni fra il presidente Giorgio Napolitano e i partiti per la formazione del nuovo governo.   Ore 12.50 - Napolitano incontra Gennaro Migliore, il presidente del Gruppo della Camera di Sel. Al termine dell'incontro parla Nichi Vendola che ribadisce di non voler appoggiare un governissimo Pd-Pdl. "Siamo contrari a una fiducia a qualunque governo che abbia al suo interno il blocco berlusconiano", dice il leader di Sel "Se sarà governissimo, noi staremo all'opposizione".  Matteo Renzi, continua Vendola, è sicuramente "una novità" ma non tale da far cambiare idea a Sel. Ma di certo, assicura Vendola, "valuteremo senza pregiudizi ogni singolo provvedimento che è in campo", indicando anche i terreni sui quali si attende la prova del governo: rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, esodati, rinegoziazione degli accordi a Bruxelles. Vendola spiega anche che Sel vuole essere "parte attiva al ripensamento e alla riqualificazione degli assetti istituzionali" come "l'immediata abrogazione del 'porcellum' e la cancellazione dei rimborsi elettorali". Ore 12.30 - Karl Zeller, presidente del Gruppo del Senato Per le Autonomie (Svp, Uv, Patt, Upt) - Psi, conferma che da parte loro "c'è la massima fiducia nel presidente Napolitano. Al nuovo governo chiediamo il  rispetto delle regole costituzionali nei confronti delle autonomie speciali e delle minoranze linguistiche". E Riccardo Nencini, segretario del Psi aggiunge:  "Le priorità del nuovo governo dovranno essere l’economia e il lavoro. Il presidente è intenzionato a procedere con molta rapidità, verso un governo attrezzato per affrontare una situazione particolarmente difficile". Ore 12.20  - Consultazioni con il presidente del Gruppo del Senato Grandi Autonomie e Libertà, Mario Ferrara. Che chiede che la questione meridionale torni al centro del dibattito:  "Siamo pronti a partecipare a un governo che abbia tra le priorità l’attenzione al Mezzogiorno d’Italia". Ore 12.10 - Giorgia Meloni, presidente del Gruppo della Camera Fratelli d’Italia incontra Napolitano. Poi annuncia: "Siamo indisponibili ad un governo di larghe intese" ma se il governo dovesse rappresentare "una soluzione di continuità con la Seconda Repubblica, Fratelli d’Italia sarebbe disposta ad accettare Matteo Renzi".  Ore 11.50 - Napolitano riceve la pappresentanza parlamentare della Sudtiroler Volkspartei che si è poi detta pronta a sostenere un governo di larghe intese. Il capogruppo alla Camera Richard Theiner spiega: "Il nostro programma è lavorare sulla nostra autonomia. Auspichiamo di poterlo fare anche con un governo di larghe intese". Ore 11.40 - Il presidente del Gruppo Misto della Camera  Pino Pisicchio entra da Napolitano. Concluso l'incontro, annuncia: "Napolitano fra pochissime ore si esprimerà sulla scelta del prossimo presidente del Consiglio incaricato".   Ore 11.30 - Napolitano riceve Loredana De Petris, presidente del Senato Gruppo Misto. La deputata di Sel ha dichiarato che da parte del suo partito c'è "grande stima  e grande fiducia nel presidente Napolitano, ma al tempo stesso   l'indisponibilità a dare la fiducia ad un governo di larghe intese". E ha concluso: "E' indispensabile dare un segno vero di cambiamento, che non si può dare, nè si può uscire  dalla difficile crisi che vive il Paese, con un governo che comprenda   coloro i quali portano gran parte della responsabilità di questa   crisi". Ore 11.00 - Entra Laura Boldrini. Anche la presidente della Camera non commenta l'incontro. Ore 10.30 - Napolitano incontra il presidente del Senato Pietro Grasso. Che esce dal colloquio senza rilasciare dichiarazioni.         

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