Roma, 24 ott. (Adnkronos) - Per Scelta civica si annuncia una nuova riunione incandescente, dopo il botta e risposta di ieri sera tra Mario Monti e Mario Mauro. La tensione non è affatto scemata e nell'incontro dei senatori previsto per le 15 potrebbe esserci una nuova puntata all'insegna delle critiche e delle accuse reciproche tra l'ala liberale e quella filo-governativa. Ieri Monti si è presentato a sorpresa all'assemblea degli eletti e non è ancora chiaro se farà lo stesso nel pomeriggio, quando si affronterà, fra gli altri, il punto decisivo della separazione consensuale con l'Udc. Mauro, ieri sera, ha chiesto esplicitamente che non si arrivi a questo, anche se il direttivo della notte precedente in via Poli si era concluso con un documento che dava mandato al presidente Alberto Bombassei di mettere a punto una modalità 'civile' per dirsi addio. "Un direttivo di cooptati montiani non può certo mettere alla porta chi ha la maggioranza nel gruppo a palazzo Madama" sibila un senatore vicino ai centristi. Un altro del 'gruppo dei 12' che si riconosce nelle posizioni del ministro della Difesa (in tutto sono 20, Monti compreso) annuncia che non farà sconti e le 'canterà', se necessario, anche all'ex premier 'reo' di "egocentrismo". Ma come, è l'accusa, lui stesso ha aperto alla prospettiva del Ppe, che caldeggiamo, e poi censura noi invece dei componenti del suo 'cerchio magico' che punta invece al gruppo dei liberaldemocratici dell'Alde? La battaglia, insomma, è ancora tutta agli inizi.