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Nasce Forza Italia 2.0: già pronto l'ufficio X-Factor per selezionare la classe dirigenteE' sfida Santanché-Fitto per la segreteria

di Sebastiano Solano domenica 7 luglio 2013

Daniela Santanchè

2' di lettura

Da Daniela Santanché, o meglio dalla sua elezione o meno alla vice presidenza della Camera, dipende il futuro del governo. Ma soprattutto la partita avrà ripercussioni immediate sul Pdl, sui rapporti di forza all'interno di esso e su cosa sarà la nascitura Forza Italia. Difficlmente il Pd voterà la Santanché, a meno di spaccature di difficilmente rimarginabili all'interno del Pd. Lo sa anche la Santanché, che si sta preparando ad un'altra partita, ben più importante: quella della carica di coordinatrice di Forza Italia, unica carica prevista nel partito oltre a quella di presidente, in mano a Berlusconi.  Sfida Santanché-Fitto - Ci tiene a questo ruolo, crede di essersela meritato sul campo, ma sulla sua strada, a contendergli la carica, c'è un avversario di tutto rispetto, che gode della stima e del rispetto di Berlusconi almeno quanto lei: Raffaele Fitto. Riguardo Angelino Alfano, è fuori dai giochi: difficilmente avrà un ruolo apicale all'interno di Forza Italia. Per cui è sfida a due: Santanché contro Fitto. La prima gode della fiducia, totale, del Cav, mentre è invisa ai maggiorenti del partito. Fitto, a metà tra falchi e colombe, sembra aver tessuto una tela più estesa della sua, riuscendo a far convergere sul suo nome un filo-governativo come Fabrizio Cicchitto e un falco come Denis Verdini. Ma anche la Santanché ha i suoi sponsor: già detto di Berlusconi, a candidarla ufficialmente era stato, qualche giorno fa, Sandro Bondi.  L'ufficio X-Factor - La sfida per ora è sottotraccia, anche perché, per il momento, la nascita di Forza Italia è stata accantonata. Fino a settembre, quando finalmente il tanto agognato ritorno allo spirito del '94 si cornetizzerà definitivamente. Quel che si sa sulla futura Forza Italia è che sarà una struttura snella: presidente, coordinatore e vertici regionali. Il contrario di quello che, nel tempo, è diventato il Pdl. La novità consiste nella modalità di selezione della classe dirigente. Il metodo immaginato è quello di X-Factor, o di The Apprenctice dell'amico Briatore, di cui si vociferava nei giorni scorsi persino di un ruolo nella selezione dei vertici del partito. Rivela una fonte del Pdl a Blogo.it di AntonelloPiroso: "Sarà una struttura tipo X Factor, con giudici e aspiranti candidati: saranno selezionati in base ai curricula e poi dovranno superare un esame di fronte a una sorta di giuria". 

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