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Il vero obiettivo della Santanché: il ruolo di coordinatrice della nuova Forza Italia

di Sebastiano Solano domenica 7 luglio 2013

Daniela Santanchè

2' di lettura

Pd, Pdl, governo: tutto sembra dipendere dall'elezione di Daniela Santanché alla vice presidenza delle Camera. Ma è solo tattica. Il governo reggerà, il Pd sembra stranamente essersi compattato sul veto alla pasionaria del Pdl, mentre ad essere spaccato sulla sua nomina è proprio il Pdl. Insomma, la Santanché non verrà eletta alla vice presidenza della Camera. Lo sa anche lei. E' troppo furba per non saperlo. E infatti il suo obiettivo non è una carica, quella della vice presidenza, che non gode di tutto questo prestigio.  Il vero obiettivo di Daniela - I suoi toni incendiari sono invece funzionali ad un altro obiettivo, questo si di un certo peso: quello della segreteria, o del ruolo di coordinatore che è la stessa cosa, della nuova Forza Italia. Insistere così tanto, altrimenti, non avrebbe senso: il rischio è quello della resa dei conti finale tra falchi e colombe (che alla vice presidenza della Camera non ce la vogliono) all'interno del Pdl, ma Berlusconi ha già fatto sapere che non è ancora il momento. A cascata, la crisi del Pd si ripercuoterebbe sul governo di larghe intese, dove a rappresentare il Pdl ci sono appunto le colombe del partito: Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, Beatrice Lorenzin, Nunzia De Girolamo. Anche quì, però, c'è stato l'altolà del Cav: il governo deve durare, almeno per il momento. E senza Berlusconi non si va da nessuna parte.  E' sfida con Fitto - La Santanché è la candidata naturale al ruolo di coordiantrice di Forza Italia: stimata dal Cav, gode dell'appoggio di Denis Verdini e Giancarlo Galan, insomma dei falchi del Pdl. A sfidarla, dovrebbe essere Raffaela Fitto, longa manus di Angelino Alfano nel partito. Un avversario temibile, anche la rete del consenso di Fitto all'interno del partito è molto vasta e trasversale, ma che di certo non impaurisce la pasionaria del Pdl: lei, questo ruolo, è convinta di esserselo meritato sul campo. E poi, dettaglio non secondario, gode della stima e dell'appoggio di Berlusconi.

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