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Governo, Napolitano: "E' ora di pensare all'interesse dell'Italia"

di Giulio Bucchi domenica 24 marzo 2013

2' di lettura

  "E' ora di pensare all'interesse del Paese". Giorgio Napolitano sceglie la cerimonia in ricordo dei 59 anni dalla strage nazista delle Fosse Ardeatine a Roma per lanciare un messaggio chiaro alla politica italiana. Basta veti incrociati, basta trattative impossibili: Pd, Pdl, Movimento 5 Stelle e montiani devono trovare un accordo per far iniziare la legislatura con un governo stabile. La posizione del presidente del Quirinale è chiara da giorni. Anche venerdì scorso, al momento di dare l'incarico esplorativo a Pierluigi Bersani, aveva avvisato che la missione del segretario Pd era assai delicata, difficile. "Bisogna dare continuità alle nostre istituzione democratiche", ammonisce da Roma Napolitano. Già, ma come? Situazione bloccata - Le posizioni, in questa fase, sono ancora bloccatissime. Il Pd, almeno ufficialmente, insiste nel voler trovare un accordo impossibile con i grillini, mettendo sul piatto cariche istituzionali e punti programmatici (dalla legge "contro Berlusconi" sull'ineleggibilità giù giù fino ad un ipotetico, assurdo stop alla Tav in Valdisusa). Il Movimento 5 Stelle dal canto suo, altrettanto ufficialmente, respinge al mittente le avance e le tentazioni di un nuovo inciucio "alla Grasso". Il Pdl, per bocca di Silvio Berlusconi in una piazza del Popolo tutta azzurra, assicura: "O Bersani governa con noi moderati oppure si va subito al voto, siamo già pronti a vincere la campagna elettorale". In realtà, la posizione dei democratici non è così granitica e qualcuno, a cominciare da veltroniani e renziani, sarebbe pronto a intavolare una trattativa con il Pdl, magari sul nome da mandare al Quirinale.  I centristi: "Siamo responsabili..." - Finora, l'unica forza non particolarmente ostile a Bersani e Pd è Scelta civica di Mario Monti: "Il nostro appoggio non è scontato ma neppure escluso - spiega al Messaggero il capogruppo alla Camera Lorenzo Dellai -. Occorre però mettere in piedi un governo che abbia una maggioranza certa, come ha saggiamente chiesto il Capo dello Stato". "Il tentativo di riuscire a mettere insieme un governo e una maggioranza è difficile e lo ha riconosciuto anche Bersani - spiega -, ma noi siamo una forza responsabile e lo abbiamo detto a Napolitano''. Responsabili, sì, ma purtroppo per Bersani anche irrilevanti al Senato, visto che le uniche combinazioni plausibili per governare sono Pd-5 Stelle oppure Pd-Pdl. Il resto è mancia.

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