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Decadenza Berlusconi, ecco come voteranno i 23 senatori della Giunta

Con il presidente Stefàno (Sel) sono 14 i membri favorevoli alla decadenza: 8 del Pd, 4 M5S, uno Scelta civica. Isolati Pdl e Lega. Schifani vuole ricusare la Commissione
di Giulio Bucchi domenica 8 settembre 2013

2' di lettura

Fari puntati su 23 senatori. Sono quelli che dal 9 settembre (la data, tanto evocata, segnerà solo l'inizio di una trafila non così breve) si riuniranno in Giunta per decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Voto scontato, a giudicare dalla composizione, anche se la speranza del Pdl è che in Senato, quando si arriverà al voto definitivo (e segreto), possano prevalere le remore di chi, nel Partito democratico e in Scelta civica, non ha troppa voglia di finire la legislatura anzitempo.  Pd e Sel favorevoli - Per il momento, nella Giunta per le Elezioni l'unico incerto è il socialista Enrico Buemi, eletto in Piemonte nelle file del Pd. Partito democratico che, almeno a parole, ha invece posizione solida e compatta. "Voteremo per la decadenza, nessun franco tiratore", continua a giurare il segretario Guglielmo Epifani. In effetti, tutti i membri dem della Giunta si sono detti sicuri di votare sì: sono l'ex magistrato Felice Casson, l'ex margheritino Giuseppe Cucca, la friulana (e renziana) Isabella De Monte, l'ex di Azione cattolica e segretaria del Pd Veneto Rosanna Filippin, l'ex assessore regionale in Calabria Doris Lo Moro, l'ex democristiano (oggi vicino a Renzi) Claudio Moscardelli, l'altro ex democristiano Giorgio Pagliari, l'ex presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane. Chiude il drappello della sinistra il presidente della Giunta, Dario Stefàno di Sel. Curioso che il presidente si sia già espresso, rendendo noto il proprio voto favorevole alla decadenza del Cavaliere. Anche per questo il pidiellino Renato Schifani chiede di cambiare i membri della Commissione, ricusando quelli che si sono già schierati (ipotesi bocciata dal presidente del Senato Piero Grasso: "Il regolamento non lo consente").  Il plotone grillino - Nessun dubbio invece su come si esprimeranno i quattro esponenti del Movimento 5 Stelle. Tutti falchi anti-Cav: Vito Crimi, primo storico capogruppo grillino a Palazzo Madama, Maurizio Buccarella (vicepresidente della commissione Giustizia), Serenella Fuksia e Mario Giarrusso. Impensabile che cambino idea su uno dei cavalli di battaglia a 5 Stelle in campagna elettorale. Favorevole alla decadenza anche l'unico membro di Scelta civica, Benedetto Della Vedova (ex radicale, ex Pdl e infine finiano). La resistenza azzurra - Restano i 7 senatori del Pdl e l'unica leghista, minoranza granitica quanto isolata. Insieme al relatore Andrea Augello, che aprirà le danze in Giunta, ci sono Mario Ferrara (a capo del gruppo Grandi autonomie e libertà), Elisabetta Alberti Casellati (già sottosegretario alla Giustizia e alla Salute con Berlusconi), Giacomo Caliendo (ex sottosegretario alla Giustizia), Nicola D'Ascola, Carlo Giovanardi e, appunto, Erika Stefani della Lega Nord.

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