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Letta salva la Cancellieri: "Senza di lei cade tutto"

di Ignazio Stagno domenica 24 novembre 2013

Annamaria Cancellieri

2' di lettura

Enrico Letta blinda il ministro Cancellieri. "Un atto di responsabilità: per il bene del governo, contro la mozione dei cinque stelle. Che è un voto di sfiducia al governo”, un “atto politico” che richiede una risposta “politica”.Il premier tiene un discorso brevissimo all’assemblea dei deputati Pd, convocata alla vigilia del voto in aula sulla mozione del M5s contro il ministro Anna Maria Cancellieri, finita nel vortice del caso Ligresti. Pochi minuti, comunicazione secca e diktat feroce: Se cade la Cancellieri cade pure il governo. Guerra nel Pd - Clima pessimo, dicono i presenti. L’assemblea dura poco più di un’ora. “Si dovrebbe dimettere, ma siamo responsabili”, dice Gianni Cuperlo. E a fargli da sponda c'è pure Matteo Renzi che già ha fatto sapere la sua posizione da settimane:"La Cancellieri lasci anche senza avviso di garanzia. È un problema politico, non giudiziario. È stata minata l’autorevolezza istituzionale". Il sindaco di Firenze ha chiarito anche che questo non sarebbe un danno per il governo. Anzi, il contrario. "Se cambia il ministro della Giustizia il governo Letta è più forte, non più debole. Perché con questo ministro, qualsiasi intervento sulle carceri, qualsiasi posizione sulla riforma della Giustizia sconterà un giudizio diffidente di larga parte degli italiani".  Grane giudiziarie - Intanto a Roma si apre un fascicolo sul ministro Annamaria Cancellieri. Da oggi gli atti della procura di Torino sulla vicenda Cancellieri sono al vaglio della procura di Roma. A piazzale Clodio è stato aperto un fascicolo cosiddetto "modello k". Un fascicolo che non prevede un'ipotesi di reato né indagati. Il Guardasigilli, finita al centro della bufera per una serie di telefonate di solidarietà fatte ai Ligresti, suoi amici di famiglia finiti in carcere a luglio per l’inchiesta Fonsai.  Fascicolo a Roma - È stato il procuratore aggiunto di Torino, Sandro Ausiello a consegnare al procuratore Pignatone la documentazione relativa ai contatti tra la Cancellieri e i Ligresti. La Guardasigilli, va detto, finora non è indagata. Ma il fascicolo aperto sulla Cancellieri è un segnale chiaro delle toghe: il ministro è sotto osservazione. Più complesse di quelle giudiziarie, al momento, sono le ripercussioni politiche della vicenda. La Cancelleiri, che rigetta fermamente le accuse, è tentata dalle dimissioni per il clima insostenibile che si è creato attorno alla sua persona. Allo stesso modo il suo caso sta mettendo in difficoltà Letta e il Pd. E la stabilità del governo che sembra sempre più appeso ad un filo.

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