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Province, la legge di Stabilità ne commissaria 50: ecco quali sono

Ci sono quelle che si fonderanno nelle aree metropolitane e quelle che spariranno. Dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Calabria, la mappa dei tagli
di Roberto Procaccini domenica 22 dicembre 2013

2' di lettura

Sono 52 le province italiane commissariate dalla Legge di stabilità appena varata dal governo: ci sono quelle che si fonderanno nelle aree metropolitane e quelle che, semplicemente, spariranno. Fatto sta che la prossima primavera scadranno i mandati, ma non si tornerà alle urne. A questi, si aggiungono altre 20 province già commissariate dall'esecutivo Monti nel 2012. La protesta di Forza Italia, M5S e Lega - La Camera ha approvato nottetempo il disegno di legge Delrio, non senza polemiche. A fronte di 277 sì (Pd, Nuovo centrodestra, Scelta civica) e 11 no (Sel), c'è stata la protesta dei deputati di Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che non hanno partecipato alla votazione. "Una normativa farraginosa e inutile", è il commento delle opposizioni. Il capogruppo forzista Renato Brunetta sabato pomeriggio aveva chiesto che si riunisse la conferenza dei capigruppo alle 18 in punto, come da convocazione ufficiale, di fatto obbligando alla sospensione della seduta e al probabile rinvio dell'approvazione della legge. Il rifiuto del presidente di turno (paradosso, era il forzista Simone Baldelli), ha portato al proseguimento del confronto, fino allo "sciopero" di Fi, Lega e M5S. La mappa - Scorrendo le province da nord verso sud, si comincia dalle 4 piemontesi: Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Verbano-Cusio-Ossola.In Lombardia, invece, sono sette i consigli a venire commissariati: Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Milano, Monza-Brianza e Sondrio. In Emilia Romagna cadono otto province: via Piacenza, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Reggio Emilia e Rimini. Tre i consigli commissariati in Veneto (Padova, Venezia, Verona e Rovigo), uno in Liguria (Savona). Centro-sud - Seguendo la cartina geografica lungo il centro-sud, in Toscana saltano 8 province: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Nelle Marche finiscono commissariate Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro e Urbino. In Abruzzo cadono Chieti, Teramo e Pescara, mentre in Umbria finiscono Perugia e Terni. Nel Lazio non sopravvive alle misure della legge di Stabilità Latina, mentre in Puglia saltano Bari e Bat (Barletta-Andria-Trani). In Calabria sono depennate Cosenza e Crotone, nel Molise Isernia, dalla Puglia Lecce e dalla Basilcata Matera e Potenza. In Campania spariscono le province di Napoli e Salerno Quelle già commissariate - A queste 50 province si aggiungono quelle commissariate dal 2012 (Ancona, Asti, Belluno, Biella, Brindisi, Como, Genova, La   Spezia, Roma, Vibo Valentia, Vicenza) e quelle commissariate dal 2013 sono (Avellino, Benevento, Catanzaro, Foggia, Frosinone, Massa Carrara, Rieti, Taranto e Varese).

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