Ci sono condanne che non vorresti augurare neanche al tuo peggiore nemico. Una di queste è passare sette minuti in macchina con Alessandra Moretti. Ma c'è la campagna elettorale e una regione da conquistare diperatamente. Così Matteo Renzi si mette una mano sulla coscienza e un'altra sulla fronte, tira un lungo respiro e si infila in auto con la Ladylike per un imbarazzante spot elettorale, diventato involontario autosfottò sul web. L'idea era anche condivisibile, i due volevano passare come una coppia di persone normali che in macchina chiacchierano con un minimo di relax. Peccato che la Moretti non riesca a uscire dal personaggio della finta maestrina, riuscendo a devastare ogni traccia di entusiasmo con cui aveva provato a caricarsi Renzi per sostenerla nell'impresa quasi impossibile di vincere queste elezioni. Lui la butta sul "dove sei nata? Quanti abitanti fa Vicenza...?" e lei senza un briciolo di pietà lo ammorba con i progetti sulla scuola, le infrastrutture, il turismo... Renzi resiste a fatica e la butta sul cazzeggio: "Cos'è la cosa più bella della campagna elettorale?", e lei: "La gente!", anche se la collezione di figuracce tra risse con i grillini e agricoltori inviperiti non sono proprio un bel curriculum sul rapporto con gli elettori. Il viaggio è quasi finito, la faccia di Renzi si fa sempre più funerea, finché arrivano allo stabilimento della Diesel e la tortura - per tutti - si placa.