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Elkann: ho votato Grillo, ma sono pentito

L'imprenditore confessa: sapevo che avrebbe finito per non piacermi. Voglio vedere il mio Paese risplendere
di Lucia Esposito domenica 9 giugno 2013

2' di lettura

Erano rimasti travolti dallo tsunami di Grillo, folgorati dalle sue idee anti-Casta al punto da votarli. Il 24 febbraio scorso moltissimi imprenditori hanno dato espresso la loro preferenza per il leader del Movimento Cinque Stelle ma adesso dopo soli due mesi si dicono pentiti. Sarà per le continue gaffe dei grillini, sarà perché Beppe non accetta troppo le critiche, fatto sta che via via molti degli imprenditori che avevano creduto in lui si dicono delusi. Il primo, come scrive il quotidiano Italiaoggi è Lapo Elkann: "Alle ultime elezioni - spiega ho votato Grillo, ma sapevo che avrebbe finito per non piacermi. Voglio vedere il mio Paese risplendere e non mi rassegno alla mediocrità della nostra classe politica, sono un patriota, amo l'Italia".  Amarezza e delusione - Deluso anche il vicentino Giuseppe Sbalchiero capo della Confartigianato veneto: "Grillo si era identificato con le nostre categorie. La realtà è diversa: o si fa quello che vuole lui o non si va da nessuna parte. Doveva dare governabilità al Paese, invece ci troviamo in questa situazione. A cosa è servito votarlo? Si va da una delusione all'altra". Dello stesso pare re anche Graziano Brenna, vicepresidente di Confindustria di Como:   "Quando ho detto che avrei votato Grillo, nel mio mondo mi sono attirato molte antipatie. Anche se, in realtà, tanti miei colleghi, silenziosamente, hanno lasciato la Lega e il Pdl per votare M5s. Oggi non lo rivoterei e non lo rivoterebbero più. Sa che cosa diciamo, noi che nel giro di soli due mesi siamo passati da neo-grillini a ex grillini? Che quel movimento lì ha un'anima da sinistra antagonista, radicale. Altro che trasversale". E allora? "Non ci rimane che Renzi". Per Giordano Emandatori (imprenditore leader nel settore dei prodotti per le gelaterie) Grillo ha perso una grande occasione: "Eppure aveva uno strumento in mano micidiale per cambiare il Paese... Invece, il movimento sta lì a balbettare su questioni secondarie. Ha perso un'occasione storica e sono davvero contrariato per quanto è successo, ha tradito la fiducia che gli era stata concessa". 

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