Bologna, 29 nov. - (Adnkronos) - "La situazione e' intollerabile e non capiamo come non si rendano conto che la candidatura di Berlusconi, oltre ad essere un danno per il Pdl, per il centrodestra e per il Paese, serebbe un danno per Berlusconi stesso che per 20 anni ha subito attacchi di ogni genere e ha concluso il suo governo in modo inglorioso". E' netto il giudizio del dirigente nazionale di Giovane Italia Mattia Kolletzek, tra il leader del movimento giovanile del Pdl, in merito al dietro-front del partito sulle primarie che sembra avvicinarsi sempre di piu'. "Bisogna guardare al futuro e non al passato riproponendo schemi vecchi" prosegue Kolletzek, precisando all'Adnkronos che "noi giovani non staremo fermi, ci stiamo organizzando per far sentire le nostre ragioni con azioni di contenuto". Gia' nei giorni scorsi i giovani del Pdl hanno per questi motivi occupato le sedi di partito a Bologna e a Modena, ottenendo un confronto con gli eletti bolognesi come Marco Lisei e Galeazzo Bignami che hanno accolto, di fatto, la loro richiesta circa la necessita' di svolere le primarie e di promuovere un rinnovamento del partito, con la partecipazione dal basso. Non e' escluso, dunque, che la Giovane Italia torni a protestare nelle sedi politiche, o forse anche in piazza. "Se poi vincesse Bersani alle primarie del centrosinistra - continua il dirigente nazionale che a Bologna e' consigliere del quartiere Porto - candidare un volto nuovo sarebbe a maggior ragione strategico, rispetto alla riproposizione di Berlusconi". (segue)