Un becero atto di vandalismo ha colpito questa notte i muri adiacenti l’ingresso dell’Università La Sapienza di Roma. A darne notizia è Matteo Salvini, ministro per i Trasporti, nonché leader della Lega. È lui stesso a comparire in un video su Instagram mentre si trova per strada, per denunciare il vile gesto che prende di mira il Decreto Sicurezza 2025, da poco diventato legge. E, al cui interno, sono stati introdotti nell’ordinamento 14 nuovi reati, inasprite alcune aggravanti, esteso il DASPO urbano e previste nuove disposizioni sulla cannabis. Tra i nuovi reati c’è quello di occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui, punito con la reclusione per chi occupa illegalmente un’abitazione con violenza o minaccia, impedendo il rientro del legittimo proprietario.
Salvini comincia il video puntando su alcune macchie rosse presenti sull’asfalto e dice: “Siamo vicini alla Sapienza di Roma e quello che vedete non è sangue, non è sangue, che cos'è? È la stupidità dei compagni, perché come Lega, dopo l'approvazione del decreto sicurezza che finalmente restituisce la casa a tanti italiani che se la sono vista occupare, abbiamo pagato manifesti regolarmente affissi per le vie di Roma e questi imbrattano! Là (indicando alla telecamera di spostarsi) c'è l'ingresso principale della Sapienza e queste sono le gesta eroiche, notturne, di qualcuno che sta evidentemente con gli occupanti e non con i cittadini perbene. Vernice rossa dappertutto… se pensano di fermarci o di intimidirci a loro mandiamo un bacione”. Il testo del suo intervento è diventato anche il copy del post dove Salvini ribadisce quanto il nuovo ddl sicurezza sia stato fortemente voluto dalla Lega.
Secondo la nuova legge, viene punito con la reclusione da 2 a 7 anni, ai sensi del primo comma del nuovo articolo 634-bis c.p., chiunque occupa o detiene senza titolo un immobile, mediante violenza o minaccia, destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente (primo periodo); chiunque si appropria con artifizi o raggiri di un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero cede ad altri l’immobile occupato (secondo periodo). Inoltre, la norma stabilisce che soggiace alla stessa pena, chiunque, fuori dai casi di concorso, si intromette o coopera nell’occupazione dell’immobile, ovvero riceve o corrisponde denaro o altra utilità per l’occupazione (art. 634-bis, co. 2 c.p.).