E' la sua prima festa della Liberazione. Il presidente del consiglio, ha aperto la celebrazione con una visita al museo storico della Liberazione in via Tasso a Roma. Il premier ha parlato di un'altra li berazione quella economica: "si tratta di rigenerare un’esperienza di liberazione, meno drammatica, certo, ma di liberazione da alcuni modi di pensare e vivere a cui ci eravamo abituati e che impedivano al Paese di proiettarsi nel futuro. Sui muri di questo museo - ha aggiunto Monti - c'è l’evidenza di un’esperienza drammatica di tanti giovani che hanno contribuito, con le loro sofferenze, a liberare il Paese. Oggi ciò che viene richiesto a ciascuno è meno grave, meno drammatico, ma richiede la stessa complessità corale di impegno". Nuova liberazione "La Resistenza è, con il Risorgimento, uno dei pilastri su cui sono fondate la nostra democrazia e nostra libertà, beni inalienabili dell’individuo. La visita di queste stanze è stata per me commovente: su queste pareti è testimoniata l’esperienza di chi ha sofferto per il Paese che ci richiama al fatto che il 25 Aprile è la Festa di Liberazione di tutti gli italiani". Il rigore porterà gradualmente alla crescita e al lavoro. Gli italiani lo sanno, stanno facendo grandi sacrifici e vorrei per questo ringraziarli". "Liberiamoci di Monti" - Anche Roberto Maroni, oggi, si sente partigiano. E il suo sogno è una Liberazione dal governo Monti. "25 aprile, festa della Liberazione: io voglio liberarmi presto anche di questo governo incapace e pasticcione. Padania libera", ha scritto il leghista in un post su Facebook, in cui ha linkato un articolo di 'Libero' dal titolo 'Il buco della Fornero ci costerà 15 miliardi'.