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Riccardi: "Governo Monti doveva essere una parentesi, è stato un inizio"

Il ministro per la Cooperazione Internazionale è sicuro: "Abbiamo fatto bene, Monti è l'uomo della rinascita"
di Roberto Procaccini domenica 18 novembre 2012

2' di lettura

  Anche i prof-ministri ci stanno prendendo gusto: per loro il futuro è tecnico. Sentite cosa dice il ministro Andrea Riccardi, ospite di Luca Cordero di Montezemolo alla convention Verso la Terza Repubblica: "Dovevamo essere una parentesi come governo, siamo stati un inizio. La ricostruzione è già cominciata". Secondo Riccardi, responsabile del dicastero della Cooperazione Internazionale, il premier Mario Monti è "l'uomo della rinascita". Entusiasmo tecnico - Nello stesso giorno in cui Montezemolo e Pierferdinando Casini affermano in pubblico che si spenderanno per la formazione di un Monti-bis, un ministro del governo dei Prof dà l'impressione che i tecnici siano già pronti a raccogliere l'incarico. "Non illustro l’operato del governo - fa il modesto Riccardi -. Non vi dico che abbiamo fatto tutto bene, si poteva fare meglio". Però i prof, a suo dire, hanno dettato la strada: "Un anno del governo Monti è andato al di là di quanto abbiamo fatto - aggiunge Riccardi -, ha mostrato che è possibile governare l’Italia per uscire dall’emergenza e avviarsi alla ricostruzione". L'eredità della politica - "Nelle mani dei ministri tecnici, a novembre 2011, è arrivato un cerino a metà bruciato - racconta Riccardi -. I margini per agire erano davvero ristretti, come governo ci siamo presi responsabilità di quelli che ci hanno preceduto". Ma chi ha messo i tecnici al governo? Riccardi non ci gira intorno: l'esecutivo Monti è nato "grazie all'intelligenza politica del presidente Giorgio Napolitano" e al "senso di responsabilità dei partiti" (che si sono fatti da parte). Per quanto gli riguarda, il ministro afferma che l'impegno politico non deve essere considerato un suo successo personale, ma un dono agli italiani: "Non pensavo di fare il ministro - dice - ma ho sentito che non ci si poteva rifiutare per restare nel particolare della mia vita, anche se si trattava di un rischio, non di una via di affermazione personale". Futuro tecnico - Che cosa aspetta l'Italia nel prossimo futuro? Ancora tecnici."La seconda repubblica si è consumata - afferma Riccardi - e lascia tanti delusi. Ma la terza repubblica non è gia cominciata?". Nella domanda retorica del ministro, la sua valutazione: la terza Repubblica non nasce con le prossime politiche, ma già ha visto la luce nel novembre 2011. "Vorremmo che questa repubblica - ribadisce il concetto - fosse capace di coniugare la crescita economica con la solidarietà, perchè la prima non esiste con la seconda. Per la terza repubblica c'è bisogno di un grande disegno". Tecnico.   

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