Il leader

Matteo Salvini sui commercialisti vicini alla Lega indagati: "Fiducia nella magistratura, non sono tutti come Luca Palamara"

Assedio continuo contro la Lega di Matteo Salvini. L'ultimo atto, l'arresto di tre commercialisti vicini al Carroccio coinvolti in un'inchiesta milanese sulla vicenda Lombardia Film Commission e la compravendita di un immobile a Cormano, nel Milanese. A loro sono contestati a vario titolo i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La reazione del leader è arrivata nella mattinata di venerdì 11 settembre. Intervenuto a Radio Anch'Io su Rai Radio 1, a proposito dei tre commercialisti coinvolti nell'inchiesta, Salvini ha tagliato corto: "Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein e non trovano mai nulla. Ho piena fiducia nella magistratura, non sono tutti Palamara. Conosco due di quelle persone e mi fido, sono persone corrette. Io credo che si risolverà in nulla", ha concluso il leghista. Evidente, insomma, un cambio di registro: fiducia in una magistratura, confidando nel fatto che non siano tutti come Luca Palamara.