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Teresa Bellanova contro gli sconti al supermercato: "Dobbiamo difendere il made in Italy"

giovedì 17 settembre 2020

2' di lettura

Basta sconti al supermercato, bisogna difendere il made in Italy. A capo di questa nuova battaglia c'è la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. Come riportato dal Tempo, la ministra renziana ha attaccato le grandi catene che vendono prodotti alimentari, colpevoli -  secondo lei - di deprezzare i prodotti nostrani mettendoli sullo stesso piano di quelli che arrivano dall’estero. Parliamo delle stesse catene commerciali che, in questo periodo di crisi per il coronavirus, hanno abbassato i prezzi per venire incontro ai bisogni delle famiglie.

 

 

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"Alla grande distribuzione faccio un appello: non voglio più vedere campagne di sconto ripetute, perché quello sconto qualcuno lo sta pagando. O l’imprenditore e i suoi dipendenti o il consumatore perché magari sta acquistando un prodotto che in quel momento paga di meno ma che poi paga la collettività in termini di costi sanitari", questo il ragionamento della ministra. Un appello, il suo, che tale rimane, visto che la Bellanova non ha il potere di intervenire sui prezzi: "Io non posso fare un decreto sul prezzo di vendita dei prodotti, posso però richiamare al senso di responsabilità".

Le sue parole però non sono piaciute affatto ai produttori. In particolare, sono arrivate diverse critiche dal settore frutticolo, escluso dalle agevolazioni fiscali per il 2020. Il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, è andato subito all'attacco: "Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sbandiera il grande successo del decreto sulla decontribuzione per le filiere agroalimentari, che prevede l’esonero contributivo per i primi sei mesi del 2020. Peccato però che all’appello manchi tutto il settore frutticolo, tra i più rappresentativi e importanti della filiera. Una vergognosa discriminazione a carico di un settore fondamentale, unico ad essere escluso dal provvedimento richiesto da anni come strumento di riequilibrio e di competitività".

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