Irritazione generale

Giuseppe Conte, voci dal cuore Pd: "Così non si può andare avanti". Cambia lo scenario

"Le forze politiche hanno dato le loro priorità, ora Conte decida, non si può vivere nell'incertezza in eterno". Questo il pensiero del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. I dem sono preoccupati perché temono che il premier, anche in questa occasione, usi la solita tattica: procrastinare. "Ma così non si può andare avanti. Il Recovery fund rappresenta una grande opportunità e fermarsi adesso non avrebbe senso, ma deve essere il premier a muoversi, a prendere un'iniziativa e a dare una spinta propulsiva al governo e alla maggioranza", è il pensiero di Zingaretti sulla possibile verifica voluta dal Pd.

 

 

 

"Non possiamo permettercelo perché il 2021 è l'anno del Recovery fund", spiegano dal Pd sull'idea di spostare la verifica al 2021. Secondo i dem, il premier in questo momento latita e la preoccupazione del Pd è quella che lo spazio lasciato libero da Conte lo occupi Matteo Renzi. Anche nel Pd, come in Italia viva e nei cinquestelle, si ragiona "se conviene difendere il premier sempre e comunque o se, piuttosto, sia più proficuo cominciare un'altra stagione", scrive il Corriere della Sera. "Non è possibile andare avanti per ultimatum e furbizie", siega Zingaretti.