Il panico corre nella chat dei renziani. I messaggi dei parlamentari di Italia Viva alla vigilia della possibile crisi di governo (o maxi-rimpasto, secondo molti), sono emblematici. Matteo Renzi, stando a quanto riportato dal Fatto quotidiano, sembra una scheggia impazzita, imprevedibile persino per i suoi uomini. "Che fa oggi Matteo?". "Si è tranquillizzato?". Domande e risposte sempre molto vaghe, perché la verità è che tutti sono terrorizzati dal fatto che l'ex premier voglia veramente andare fino in fondo e strappare con Giuseppe Conte anche a costo di far precipitare l'Italia nel voto anticipato. "Ormai Matteo non può più vedere Conte e a volte agisce d'impulso, senza sapere cosa succederà dopo", sussurra qualcuno. Sarebbe lo scenario peggiore, perché il combinato disposto tra sondaggi e legge elettorale potrebbe condannare i 48 deputati e senatori di IV all'esclusione dal prossimo Parlamento.
"Matteo alla fine accetterà un rimpasto e la delega ai servizi", giurano i più ottimisti. Qualcuno si sarebbe rivolto direttamente al capo: "Tutelaci". Chi vede nero avrebbe chiesto informazioni al Pd per rientrare all'ovile. "I nomi che girano sono sempre i soliti - sottolinea il Fatto -, dall'ex segretario Pd in Sardegna Giuseppe Cucca all'ex sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini, fino al fiorentino Riccardo Nencini che ha il potere di vita o di morte del gruppo di Iv in Senato visto che, senza il marchio del Psi, non sarebbe mai nato". Addirittura, Renzi non si curerebbe del destino del partito che ha fondato un anno fa e vorrebbe disfarsene perché "vede come una bad company" da usare solo per arrivare a una super-poltrona, "la Nato o chissà dove". E così la domanda delle domande, "Matteo con chi fa il matto domani?", diventa quasi superflua.
Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, l'intervento di Matteo Renzi in Senato il 30 dicembre