questione di democrazia
Matteo Salvini replica a Giorgia Meloni sul Copasir: "Mi occupo di salute, non di poltrone come altri"
Nell'ora di colloquio tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta si è parlato anche del Copasir. Il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ora più che mai dopo l'arresto dell'ufficiale della Marina italiana (qui quanto accaduto), è cruciale. E Fratelli d'Italia, unica forza all'opposizione, lo rivendica. "Non lo pretendiamo - aveva messo le mani avanti la sua leader - perché siamo avidi di poltrone: se avessi voluto fare la guerra avrei chiesto di ridiscutere molte altre commissioni, che sono guidate anche da esponenti del centrodestra. Ma qui è una questione di democrazia e legge: il Copasir è il comitato che controlla l’operato del governo sui servizi segreti, può mai essere che il controllore sia esponente della maggioranza del governo che deve controllare?".
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La risposta per il neo segretario del Partito democratico è "no". E lo ha ribadito nel suo faccia a faccia con la Meloni, assicurando: "Sottoporrò la questione agli altri partner della maggioranza. È una questione di regole e democrazia: se non si rispettano, oggi tocca a te ma domani può toccare a me". Più ostica la trattativa con la Lega. Il Copasir al momento è presieduto dal leghista Raffaele Volpi che non ha intenzione di mollare l'osso. Non è da meno Matteo Salvini, impegnato più che mai nel tentativo di ridare respiro alle attività martoriare dall'emergenza Covid.
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"Mi occupo di salute, non di poltrone. Lascio che di poltrone si occupino altri", ha replicato il segretario del Carroccio a chi gli ha chiesto della presidenza del Copasir in occasione di una conferenza alla Camera. Tutto chiaro, anche se la Meloni non lascerà facilmente perdere. Tanto che - scrive il Corriere della Sera - avrebbe già scelto chi sarà a capo della delicata commissione, ossia l'attuale vicepresidente Adolfo Urso. Dalla sua parte Letta che così facendo riesce nel suo intento: diventare l'anti-Salvini per eccellenza.