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Forza Italia, Luisa Regimenti lascia la Lega e passa con Berlusconi. Tajani gongola: "Nemmeno li cerca..."

martedì 22 giugno 2021

2' di lettura

La linea di Forza Italia piace e "attira" nuovi ingressi, non solo in Italia, ma anche in Europa. Lo dimostra il cambio di passo di diversi europarlamentari leghisti che hanno deciso di andare a bussare alla porta di Silvio Berlusconi. A gongolare, intanto, è il vicepresidente azzurro Antonio Tajani. "Ormai sono loro che vanno da lui senza che neppure lui debba cercarli", ha detto una fonte a lui vicina, come riportato dal Foglio. "Loro" sono i parlamentari della Lega che - a Bruxelles - scelgono di abbandonare il gruppo sovranista di Identità e Democrazia. L'ultima è stata Luisa Regimenti, romana, 63 anni e presidente nazionale dell'Associazione medici legali.

Dopo essere stata eletta in Europa, la Regimenti - scrive il Foglio -"ha sempre gradito con una certa insofferenza la compagnia molesta di lepenisti ed estremisti di destra tedeschi di AfD". "Mentre a livello italiano si discute di partito unico del centrodestra, qui siamo costantemente ridotti all'irrilevanza delle posizioni di Id, per cui non ha senso restare", avrebbe detto l'europarlamentare sfogandosi coi suoi colleghi. Poi ha annunciato il suo addio e un passaggio temporaneo nei "Non iscritti" prima di entrare definitivamente in Forza Italia. 

La Regimenti, però, non è l'unica ad aver lasciato il Carroccio a Bruxelles. Prima di lei lo hanno fatto anche Andrea Caroppo, leghista pugliese, e Lucia Vuolo, ex An e Pdl. Il Cav, intanto, sarebbe già pronto a chiamare la Regimenti per darle il benvenuto in prima persona. Come mai tutti questi abbandoni? Secondo l'analisi fornita dal Foglio, il partito di Salvini si troverebbe in una situazione di mezzo che non aiuterebbe. E così da una parte c'è chi, come Vincenzo Sofo, fugge verso Giorgia Meloni perché ancora crede "nell'assalto al'ortodossia di Bruxelles". E dall'altra c'è chi, come la Regimenti, non riesce a restare perché "la svolta filo-Ppe" la vorrebbe davvero. 

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