Come fare a pezzi Giuseppe Conte. In cattedra ci sale Vittorio Sgarbi, ospite a In Onda, il programma di David Parenzo e Concita De Gregorio su La7. Si parla del cosiddetto "patto della spigola", l'intesa tra l'ex premier e Beppe Grillo, la "pax" siglata al ristorante di Marina di Bibbona sul futuro del M5s.
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E Sgarbi, come detto, picchia durissimo contro il presunto avvocato del popolo, tirando in ballo Silvio Berlusconi, funzionale alla demolizione dell'ex premier: "Grillo come Berlusconi, è Conte che è andato da lui, prova di sottomissione come facevano gli altri leader con il Cavaliere", premette il critico d'arte, interventuo nella puntata di giovedì 15 luglio.
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Secondo Sgarbi, l'invito del fondatore del M5s rivolto a Conte sarebbe una sorta di messaggio simbolico: "Tenere il campo è importante - rimarca -, quando c’erano le riunioni con Silvio Berlusconi, che era criticato da tutti, alla fine tutti andavano a casa sua - ricorda -. Diventato presidente del Senato, Renato Schifani va a casa sua, Gianfranco Fini andava a casa sua, non si è mai vista la casa di Umberto Bossi o la casa di Fini perché uno tiene il campo. Quando uno ti invita a casa è come dire tu sei in virtù da me".
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Dunque, rivolgendosi a Parenzo: "Hai mai visto la casa di Giuseppe Conte? No, quindi chi non ha una casa non ha potere". E ancora, Sgarbi insiste nel parallelismo sul Cavaliere: "Tutti andavano ad Arcore, l’idea che i leader andassero da lui era la prova della loro sottomissione. Questo ricevere per il politico è un simbolo di potere”, conclude Vittorio Sgarbi.
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