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Matteo Salvini a Mosca, Enrico Letta lo deride e lui risponde: "Qualcuno preferisce il nulla"

sabato 28 maggio 2022

2' di lettura

"Parole di dubbio gusto". Matteo Salvini etichetta così il commento, sarcastico, di Enrico Letta sulle indiscrezioni confermate sull'ipotesi di una "missione a Mosca" del leader della Lega. "Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando, non è un fine settimana a Forte dei Marmi. Si fa se serve", mette in chiaro il Capitano sabato mattina, poche ore dopo lo scoppio della "bomba" politica e diplomatica. 

Il solo pensiero di un viaggio di Salvini a Mosca, per incontrare non il presidente russo Vladimir Putin ma esponenti del suo governo (grazie ai buoni rapporti politici tra la Lega e Russia Unita) ha messo in agitazione la Farnesina e Palazzo Chigi. E come previsto dallo stesso Salvini, l'ironia del Pd è arrivata a tempo di record: "Salvini va a Mosca? Naturale. Va dove gli batte il cuore", è la frase scritta su Twitter dal segretario dem Letta. 

Intervistato da Sabato anch'io su Radiouno Rai, Salvini è decisamente più serio: "Potrei più comodamente, come altri miei colleghi parlamentari o altri italiani, passarmi il ponte del 2 giugno con i miei figli, magari sarà così. Se invece ci fosse l'opportunità di riuscire a portare queste richieste di cessate il fuoco, di dialogo, non dipende da me, è l'idea che mi spinge: posso essere utile, piccolissimo tra tanti altri piccoli o altri grandi, a spingere alla riflessione, al cessate il fuoco? Qualunque politico, di qualunque idea, di qualunque area culturale dovrebbe chiedersi: cosa posso fare io? Qualcuno preferisce il nulla, lo rispetto, per come sono fatto assistere ad altre settimane, ad altri mesi di distruzione senza neanche provare a fare nulla...".

"In questo periodo - ha ricordato il leader del Carroccio - abbiamo tenuto aperti canali diplomatici con tutti, sono andato in ambasciata ucraina, turca, cinese, ho incontrato gli americani, ci sono contatti a livello europeo. È chiaro, che chi è che ha scatenato il conflitto? La Russia. A chi devo chiedere dei segnali di distensione? A chi ha cominciato il conflitto". Quanto ai possibili interlocutori in caso di viaggio in Russia, "non voglio entrare nel merito -ha aggiunto Salvini- di qualcosa che si sta costruendo e magari non sarà, qualcuno che comunque può avere voce in capitolo sicuramente". 

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