Il punto

Il sondaggio che svela cosa accadrà: l'assist decisivo per seppellire la sinistra

Nelle intenzioni il terzo polo dovrebbe “rubare” voti al centrodestra, arrivando a una percentuale prossima alla doppia cifra. Eppure da quando Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno deciso di mettersi insieme, i sondaggi sono tutt’altro che benevoli nei confronti del loro progetto politico: i due potrebbero non riuscire a cambiare gli equilibri delle elezioni del prossimo 25 settembre, anzi potrebbero ulteriormente favorire il centrodestra.

 

 

La rilevazione più recente dell’istituto Tecné dà soltanto al 4,7% il terzo polo composto da Azione e Italia Viva: si tratta di una percentuale sufficiente a entrare in Parlamento, ma non ad influenzare realmente la competizione elettorale. Il centrodestra è infatti sempre vicino al 50%, con il centrosinistra che è distante quasi 20 punti: neanche un’eventuale alleanza post-voto con il M5s salverebbe Letta e compagni, dato che il partito di Conte è rilevato addirittura sotto al 10%. L’unico modo per evitare la disfatta è che il terzo polo si avvicini alla doppia cifra: in questo modo centrosinistra+terzo polo+M5s avrebbero delle chance di contenere la guida del Paese al centrodestra dopo il voto.

 

 

 

Intanto YouTrend ha tradotto i dati dei sondaggi in seggi conquistati: anche in questo caso Calenda e Renzi sono irrilevanti, dato che con le loro percentuali attuali 114 collegi uninominali andrebbero al centrodestra (scenderebbero a 100 se il terzo polo arrivasse al 10%). Manca però oltre un mese al voto, il che significa che con la campagna elettorale molte cose potrebbero cambiare: al momento, però, il centrodestra naviga a gonfie vele verso la vittoria.