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Meloni, la frase di Amato scatena la polemiche: "Attenti al sovranismo"

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Giuliano Amato ha appena annunciato il suo ritiro dalla scena pubblica. Lo ha fatto con poche parole che spiegano i motivi della sua scelta: "Tra poco più di una settimana terminerò il mio impegno pubblico che prima mi ha visto per 25 anni in politica e, successivamente, al vertice di altre istituzioni. E la Corte Costituzionale è il posto migliore per farlo. Credo che a 84 anni suonati non mi metterò a cercare un'altra cosa da fare - ha aggiunto Amato - tuttavia questo è per me è un ottimo modo per concludere la mia carriera pubblica". Eppure prima di lasciare la poltrona, l'ex premier celebre per il prelievo forzoso nottetempo sui conti correnti nel 1992, ha messo bocca su quello che potrebbe accadere subito dopo il voto, bacchettando, guarda caso i sovranisti: "In campo europeo, la tentazione di affermare il primato del diritto nazionale su quello comune europeo non è solo di Polonia, Romania e Ungheria, ma se c'è una strada che porta al caos istituzionale, questa è quella strada", ha affermato Amato.

 

 

 

Parole chiare che vanno a innestarsi nel sentiero dell'"allarme democratico" lanciato da tutta la sinistra, Letta in testa, in caso di vittoria del centrodestra.

 

 

 

 

Poi ribadisce, come riporta il Corriere, l'equilibrio tra i poteri dello Stato: "L'esercizio responsabile e certo non timido del proprio potere - dice - è un dovere istituzionale, ma con il rispetto del suo limite che è parte non rinunciabile della rule of law, chiunque sia a non rispettarlo, l'esecutivo come il giudiziario". Insomma Amato lancia un monito chiaro che però appare poco super partes, nel mirino, tra le righe, c'è il centrodestra. 

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