A Fuori dal coro

Silvio Berlusconi a Giordano: "Perché ho fondato Mediaset"

"Sono sempre stato fuori dal coro. Io ho fondato la televisione sulla quale stiamo parlando proprio per essere fuori dal coro del monopolio dell’informazione della Rai". Silvio Berlusconi, intervistato da Mario Giordano a Fuori dal coro, su Rete 4, parte dal suo passato per guardare al futuro dell'Italia: "Ho sostenuto e finanziato il Giornale di Montanelli quando era l’unica voce fuori dal coro del conformismo di sinistra. Ho creato delle città-giardino, che ancora oggi architetti e urbanisti di tutto il mondo ammirano, per essere fuori dal coro dei miei colleghi costruttori che allora costruivano soprattutto anonimi blocchi di cemento, tutti uguali".

 

 

 

"Ho dato vita a Forza Italia per essere fuori dal coro della sinistra ancora comunista che sembrava avere in mano il Paese. Anche oggi credo di essere fuori dal coro, visto che sono l’unico a fare una campagna elettorale parlando di cose concrete, destinate ad avere un impatto sulla vita degli italiani. E sono l’unico ad aver dimostrato nella vita, non solo in politica, di saper realizzare gli obbiettivi che mi propongo.

 

 

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"Questa campagna elettorale - prosegue l'ex premier - non mi è piaciuta proprio perché non si è focalizzata sulle cose da fare per gli italiani. La sinistra ha preferito incentrarla sulla demonizzazione dell’avversario, sulle calunnie, sulla disinformazione. Arrivano addirittura a evocare un pericolo per la democrazia nel caso di una nostra vittoria. Il paradosso è che lo dice proprio un partito, il Pd, che da 11 anni è al governo senza aver mai vinto un’elezione. Questa volta finalmente gli italiani possono scegliere da chi essere governati, e sceglieranno senza dubbio il centro-destra. Questa si chiama sovranità popolare ed è il fondamento della Costituzione, proprio quella Costituzione che la sinistra tanto spesso invoca, ma della quale poi dimentica i principi fondamentali. 

 

 

 

 

Un governo non di centrodestra ma di larghe intese con accordi con terzo polo e centrosinistra? "E' un'ipotesi talmente assurda che mi rifiuto addirittura di commentarla - taglia corto il leader di Forza Italia -. Chi dice queste cose fa ancora una volta semplicemente disinformazione. Però voglio aggiungere una cosa. Forza Italia sarà numericamente e politicamente determinante per il futuro governo di centro destra. Farà valere questo suo ruolo proprio per garantire il profilo europeista, atlantico della coalizione, per difendere i principi liberali, cristiani, garantisti e trasformarli in azione di governo. Nessun altro può farlo. Non possono farlo di certo i cosiddetti centristi che guardano a sinistra e che avranno una rappresentanza in Parlamento irrisoria nei numeri e politicamente ininfluente. Non saranno mai decisivi, saranno una piccola componente di un'opposizione egemonizzata da Pd e Cinque Stelle.
Per questo l'unico voto utile, l'unico voto razionale per un elettore di centro, per un elettore liberale, per un elettore moderato, è quello per Forza Italia".