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Tagadà, Breda: "Che nome potrebbe fare il Cav da Mattarella", il sospetto

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Marzio Breda è intervenuto in collegamento a Tagadà, la trasmissione di La7 condotta da Tiziana Panella, per commentare gli ultimi importanti sviluppi politici. Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana sono stati eletti rispettivamente presidente del Senato e della Camera, ma nel caso del meloniano si è verificato un vero e proprio giallo: pur venendo meno i voti di Forza Italia, è stato comunque eletto grazie all’aiutino dell’opposizione.

 

 

“La politica non è un pranzo di gala - ha commentato il noto quirinalista - certe cose succedono. C’è un di più che colpisce molto l’opinione pubblica perché tutto sta andando in scena pubblicamente, persino la paginetta con l’appunto di Silvio Berlusconi. Più o meno è sempre stato così, stavolta è più lacerante perché qui c’è un governo che dovrebbe insediarsi presto, con la candidata premier che ha detto ‘siamo pronti’ ma che intanto deve fare i conti con un contrasto molto forte”.

 

 

Addirittura è circolata una voce secondo cui Silvio Berlusconi potrebbe salire da solo al Colle per le consultazioni. “Sarebbe importante se la delegazione fosse unita - ha spiegato Breda - se vanno tutti e tre insieme non possono che chiedere la Meloni premier. Risulterebbe strano se Berlusconi andasse con gli altri due leader ma chiedesse una figura di garanzia che abbia già ricoperto ruoli istituzionali: dico un nome a caso, un Marcello Pera che non c’entra nulla, a quel punto si creerebbe una distonia”.

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