Lo sfogo

Soumahoro, "cosa ricorderò": frigna e massacra Fratoianni (senza nominarlo)

Alessandro Gonzato

Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che aveva lui vestito da Babbo Natale a San Severo - ci perdonerà Paolo Conte - il futuro deputato con gli stivali Aboubakar Soumahoro si faceva i selfie davanti alle baracche del ghetto foggiano dove vivono tanti lavoratori immigrati che la sua Lega Braccianti avrebbe dovuto tutelare e invece le accuse sono note, pochi aiuti e molto show a fini elettorali, compresi i 50 euro a bracciante - in questo caso sì che li avrebbe aiutati - per protestare con lui a favore di smartphone anziché lavorare. Vestito da Babbo Natale, barba bianca e mascherina chirurgica, Abou a San Severo si faceva i selfie anche coi soci della Lega Braccianti che oggi gli chiedono conto della raccolta fondi da 16mila euro che doveva servire pure a regalare dei giocattoli ai bimbi del ghetto, peccato però che don Andrea Pupilla direttore della Caritas di San Severo abbia detto che lì i bimbi si contano sulle dita di una mano e quindi in molti si chiedono che fine abbiano fatto i soldi. Vabbè.

 

 

Per il deputato ivoriano Natale può essere propaganda ma anche rabbia e odio politco indirizzato un po' a tutti: «Auguri di un sereno Natale all'insegna dell'amore che ci permette di resistere alla malvagità e alla cattiveria per coltivare l'altruismo e la solidarietà», ha scritto il 25 su Twitter. «Come disse Martin Luther King "alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici"».

 


I "nemici" sono noti, li ha nominati nei tragicomici tentativi di difendere moglie e suocera entrambe indagate a vario titolo- frode, bilanci falsi, lavoratori senza stipendio - nell'inchiesta sulle coop di famiglia: sono le destre, tanto i politici quanto i giornali, quelli che lo vorrebbero come «il nero da giardino», aveva detto nel suo video in (finte) lacrime. Gli "amici", quelli che all'insorgere dello scandalo l'hanno scaricato, l'ex onorevole di Sinistra e Verdi (si è autosospeso dal gruppo parlamentare, non dall'incarico di onorevole) non fa esplicito riferimento ma sono tre: Nicola Fratoianni (leader di Sinistra Italiana), i Verdi (leader Angelo Bonelli) e i vertici del Pd che in campagna elettorale l'hanno eretto a paladino degli ultimi e poi sono stati i primi a disconoscerne vita opere e miracoli. Gli auguri via Twitter di Abou sono stati contraccambiati da pochi e spernacchiati da tanti: chi gli ha chiesto di togliere le palline di Louis Vuitton dall'albero (chiaro richiamo al "diritto all'eleganza" reclamato perla moglie) e chi gli ha chiesto le dimissioni. «Sei tutto chiacchiere e stivali», l'ha canzonato un certo Enzo. «We have a dream», twitta un altro utente, «un nuovo video dell'onorevole con gli stivali». Striscia la Notizia la sera della vigilia ha riproposto quello in cui gridava "Viva Babbo Natale!" ed è stato uno spasso. Soumahoro ha pubblicato lo stesso messaggio su Facebook, in forma più ampia, dove ha aggiunto che «è l'amore, in fondo, che ci permette di coltivare l'altruismo e la solidarietà in ogni istante della nostra vita». Verso i lavoratori delle coop?