La prima manovra

Giorgia Meloni, Sallusti: "Meno Stato e più libertà"

«Mai aumenteremo la tassazione sulla casa, la prima è un bene sacro, è un bene intoccabile che ritengo impignorabile e intassabile». Giorgia Meloni ha detto tante cose interessanti ieri nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, questa sulla casa mi pare quella che più dia il senso della novità e dell'identità di un governo sanamente di destra liberale. Sembra banale e scontato ma dopo anni di ambiguità, agguati e sotterfugi sentire dire dal capo del governo che la proprietà privata è sacra e inviolabile è qualcosa di nuovo, coraggioso, addirittura rivoluzionario se pensiamo che soltanto pochi mesi fa financo Mario Draghi, uno che non veniva da un centro sociale ma dalla Banca centrale europea, aveva provato a fare cassa sulle case di proprietà con la scusa della riforma del catasto.

 

 

 

Ma non è una mera questione di tasse, no, come ebbe a dire secoli fa pure Napoleone è che «la vera libertà civile dipende dalla sicurezza della proprietà», cosa poi messa in discussione, con effetti devastanti di cui ancora oggi paghiamo dazio, da Karl Marx che nel suo Manifesto del Partito Comunista sostenne che «i comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata».

Ecco, oggi la sinistra occidentale non parla più di "abolizione" ma quel vecchio tarlo di considerare la proprietà un nemico della società resiste ancora. Viceversa, mettere la proprietà privata fuori dalla portata, spesso famelica, dello Stato è il cuore del liberismo che con questo governo si riaffaccia sulla scena più di quanto possa apparire a prima vista. Oltre che difendere la casa è infatti da liberali tornare dopo anni ad avere attenzione per i lavoratori autonomi, cioè agevolare la libertà di impresa, è liberale iniziare a smontare la soffocante piovra giudiziaria che si è impossessata della vita pubblica e privata, infine è da liberali mettere le famiglie tradizionali in una condizione di libertà economica sufficiente per tentare di arginare la denatalità.

 

 

 


Al netto di errori ed omissioni, certamente presenti, questa manovra economica non risolverà tutti i problemi ma indica una strada assai diversa da quelle percorse, con scarsi risultati, negli ultimi anni. A occhio è la strada che stavamo cercando: meno Stato, più libertà private.