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Pd, ecco il "voto online ristretto": l'ultima decisione

mercoledì 11 gennaio 2023

Enrico Letta

2' di lettura

Il Partito democratico sceglie di non scegliere. I dem hanno tentato di salvare capra e cavoli: la linea aperturista di Elly Schlein e quella più intransigente di Stefano Bonaccini. Risultato? Il voto online non sarà per tutti. Stando alle prime indiscrezioni potranno accedervi chi ha inabilità personali, gli anziani, chi ha difficoltà ad andare ai gazebo e chi sta all’estero. Ancora nulla è ufficiale. Sarà infatti la commissione nazionale per il Congresso a definire ufficialmente le modalità del voto on line "ristretto". Al momento chi vorrà votare on line dovrà iscriversi a un application form ad hoc, sulla piattaforma delle primarie, entro il 12 febbraio. Una scelta arrivata dopo un accordo trovato dagli sherpa delle quattro mozioni congressuali del partito. La direzione ha approvato il documento con l’accordo sulle regole delle primarie. Il documento è stato approvato con 1 contrario e 9 astenuti.

"Alla fine - commenta esultando Alessandro Alfieri - si trova la sintesi, si discute. Anche perché il congresso deve iniziare e dobbiamo parlare dei temi che interessano gli italiani. Sulle regole si è chiuso, ora ragioniamo sui temi concreti". E ancora, ai cronisti: "Il buonsenso prevale, il Pd è come una grande famiglia, quando ci sono le sfide più importanti si ritrova. Non penso ci sia un rischio scissione - risponde - quando ci si riconosce si lavora insieme. Ci si confronta, si discute anche animatamente ma questa è la differenza rispetto agli altri partiti. Nei partiti personali decide una persona per tutti, quando vuoi stare in una grande comunità democratica si discute. Ci si impiega un po' di più ma a quello non vogliamo rinunciare. Le regole del gioco sono importante, non si scherza. Anche sull’online ci vuole una piattaforma sicura, ci vuole lo spid. Prendiamoci qualche minuto in più, ma facciamo le cose per bene". Eppure quella del Pd è la dimostrazione che un vero e proprio leader, così come una vera e propria linea, all'interno del partito non c'è. 

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