Nervi che saltano

In Onda, Senaldi sul fascismo fa "sbroccare" Concita e Furfaro

Nel giorno del corteo antifascista di Firenze, anche a In Onda si parla proprio di quanto visto in piazza. Siamo su La7, la trasmissione condotta da Concita De Gregorio e David Parenzo. In studio ecco Marco Furfaro, deputato Pd e fedelissimo di Elly Schlein, mentre in collegamento c'è Pietro Senaldi, condirettore di Libero.

La De Gregorio chiede a Senaldi di commentare quanto visto in corteo. E lui risponde: "Io penso che quello che ho visto a Firenze sono state facce seminuove: bene la Schlein, ma Maurizio Landini non è così fresco politicamente. Ma ho visto un rito vecchio. E una sinistra che si unisce sempre non per, ma contro qualcosa: prima Berlusconi, poi Salvini. Loro erano almeno soggetti viventi, ora si ritrovano contro il fascismo che non è più una cosa vivente", afferma Senaldi.

Parole che fanno scattare la De Gregorio, secondo la quale - se ne evince - la minaccia fascista è ben radicata. "No, Senaldi, perché se ti picchiano in strada il fascismo è vivente e anche menante". Il condirettore dunque le ricorda: "Eppure la notizia degli 8 ragazzi di sinistra indagati a Bologna la stampa progressista ha detto poco. La violenza non è una prerogativa di destra", sottolinea.

 

A quel punto, ecco inserirsi con ditino alzato (nel vero senso della parola) il piddino Furfaro: "Io ci metto un secondo a condannare le violenze che si dichiarano di sinistra. Ma i ragazzi a Firenze sono stati vittime di una violenza squadrista e nessuno ha detto niente. Ma Valditara trova il tempo per minacciare la professoressa. Quella piazza non era contro qualcuno, ma per la libertà di tutti noi", conclude solenne nel tentativo di convincere tutti, forse anche se stesso, del fatto che stia incombendo una reale minaccia fascista.

In Onda, Senaldi fa scattare Concita e Furfaro: qui il video