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Salone del Libro, Roccella risponde agli attivisti: "Non volete il dialogo"

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Eugenia Roccella ha abbandonato il palco dell’Arena Piemonte al Salone del libro di Torino. Lo ha fatto dopo oltre due ore di contestazione dura, avvenuta in occasione della (mancata) presentazione del suo libro. L’evento alla fine non si è tenuto: una ventina di attivisti del movimento ambientalista Extiction Rebellion e del collettivo femminista Non una di meno hanno impedito l’intervento della ministra, che ha così deciso di andare via. 

A un certo punto la Roccella aveva anche provato a dialogare, ma senza successo: “Io volevo un dialogo e tu - ha dichiarato rivolgendosi a uno degli attivisti - hai fatto solo un intervento. Comunque va bene così, quello che voglio dirvi è che se è vero che siete contro il controllo dei corpi delle donne allora dovete lottare contro l’utero in affitto assieme a noi. Lottate contro la mercificazione del corpo delle donne, lottate contro il mercato in cui gli ovociti delle donne nere costano di meno di quelli delle donne bianche”. 

Alla fine la ventina di attivisti sono stati identificati e denunciati dalla Digos di Torino per violenza privata, dato che con la loro contestazione hanno bloccato la presentazione del libro della ministra al Salone di Torino. L’episodio è stato condannato anche dal governatore Alberto Cirio: “Il Salone del libro deve essere il luogo del dialogo e del confronto civile sulle idee, non delle urla e della contestazione. È un luogo libero e plurale in cui tutti hanno diritto di parola. Quello che è successo è molto grave e non deve più accadere”. 

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