Il ministro

Caivano, Lollobrigida: "Salvare vite, non passerelle"

"Non ho goduto di nessun privilegio": Francesco Lollobrigida ha rivelato di non essersi pentito per il caso del Frecciarossa. Intervistato dal Corriere della Sera, in particolare, ha spiegato: "Negli ultimi sei mesi fermate a richiesta sono state effettuate 207 volte. E il treno non era più sulla linea ad alta velocità, ma deviato su una linea ordinaria. Ho chiesto se era possibile fare una fermata in una stazione esistente, dove sono scese anche altre persone. Non ho abusato di nulla". 

Il ministro dell'Agricoltura ha sottolineato l'importanza della sua presenza a Caivano, dove si stava dirigendo quando ha chiesto di scendere a Ciampino: "Avrei potuto prendere un aereo di Stato, ho preso un treno per inaugurare a Caivano da ministro capo delle forze forestali un parco da loro ripulito e restituito ai cittadini. Il governo sta cercando di salvare vite, non fare passerelle". 

 

 

 

Sullo scontro governo-magistratura, invece, Lollobrigida ha sottolineato: "Noi dai tempi di An abbiamo grande fiducia nella magistratura, ma prendendo atto che settori delle toghe hanno pregiudiziali ideologiche e non analizzano i fatti con serenità. È storia. E oggi basterebbe leggere il libro di Palamara per avere chiaro il quadro". Infine, sulla legge che vieta la produzione di carne coltivata in Italia, il ministro è stato chiaro: "Siamo sempre disponibili a recepire direttive europee, ma vogliamo che si dimostri la non nocività, che ad oggi non è dimostrata".