Altro che salario minimo

Giorgia Meloni affonda Landini: "Paghe da 5 euro ora"


Risponde a muso duro, Giorgia Meloni, alla sceneggiata delle opposizioni in aula a Montecitorio di martedì pomeriggio. Giuseppe Conte ha stracciato platealmente il testo del disegno di legge sul salario minimo, testimoniando il disgusto del Movimento 5 Stelle per le modifiche apportate dalla maggioranza di centrodestra. Elly Schlein, segretaria del Pd, l'ha seguito a ruota ritirando la propria firma dal documento. 

"Con la proposta sul salario minimo presentata dalle opposizioni per paradosso rischiavi di abbassare alcuni salari un po' più alti per adeguarsi ai 9 euro, come maggioranza abbiamo presentato un emendamento per risolvere il problema delle sacche di quei lavoratori che hanno stipendi più bassi dei nove euro l'ora, e penso per esempio ai lavoratori domestici, questo senza rischiare di abbassare gli altri", ha puntualizzato la premier in una lunga intervista a Non stop news su Rtl 102.5, durante la quale ha affrontato tutti i temi in agenda. Dagli attacchi personali subiti sulla propria vita privata, "senza pietà, ma mettiamo  l'elmetto e combattiamo", al "2023 anno tosto, abbiamo dovuto gestire il disastro", dalla violenza sulle donne al patto di stabilità, dal premierato alla giustizia. 

 

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

"Sulle proteste delle opposizioni un po' sorrido - aggiunge polemica la Meloni - perché in 10 anni che sono stati al governo hanno mai fatto una legge sul salario minimo". E ne ha anche per i sindacati, scesi in piazza e protagonisti di scioperi a raffica.

 

 

 

"Devo anche dire che mi incuriosisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare la bontà del salario minimo, ma quando vanno a firmare tratti collettivi accettano contratti da poco più di 5 euro l'ora come è accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata, quindi bisognerebbe essere anche un po più coerenti penso". Chissà se al segretario della Cgil Maurizio Landini, che si è di fatto auto-candidato a "federatore" del centrosinistra, saranno fischiate le orecchie.