Ad alzo zero

Atreju, Ciriani contro Schlein: "Voglio essere polemico, scappa chi non ha niente da dire"

Su il sipario, inizia Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia in questa sua versione dicembrina. La festa dell'orgoglio di FdI, una festa per la destra italiana. Ma spicca un'assenza: quella di Elly Schlein. Come è noto, la segretaria del Pd era stata invitata da Giorgia Meloni, ma ha preferito sottrarsi. Lo ha fatto attaccando FdI e il governo: "Scappano dal confronto in Parlamento, perché dovrei confrontarmi ad Atreju?", affermava la leader del dem.

E insomma, ovvio che Schlein finisca nel mirino. Ad aprire il fuoco, per primo e nelle battute iniziali dell'incontro di apertura, ecco Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, che infilza la piddina: "Questa festa rimane la festa del confronto. Voglio essere polemico: il confronto non lo teme chi non scappa, chi ha qualcosa da dire nel confronto, ma per chi non ha nulla da dire è meglio stare da un'altra parte. Ma l'occasione perduta non è per noi, sicuramente lo è per la segretaria del Partito democratico", ha subito picchiato durissimo. E ancora: "A certi commentatori e giornalisti che forse per mancanza di idee evocano il pericolo di una destra autoritaria dico venite qui e confrontatevi con gli ospiti di Atreju e troverete un movimento politico perfettamente contemporaneo al suo tempo che non guarda indietro ma in avanti".

Il ministro si è speso poi in una riflessione su Giorgia Meloni premier: "Abbiamo scritto una pagina della storia repubblicana portando una donna di destra al governo d'Italia". E ancora: "Abbiamo l'orgoglio di quello che abbiamo fatto: abbiamo trasformato un piccolo partito, da quattro amici al bar, al più grande partito del centrodestra e al più grande partito italiano", ha scandito Ciriani nel corso del primo dibattito sul palco di Atreju. "Abbiamo compiuto anche un altro risultato: abbiamo portato la nostra leader a essere la prima donna presidente del Consiglio, abbiamo scritto tutti insieme una pagina della storia repubblicana: la prima donna premier è una donna di destra, una donna del partito", ha ribadito e concluso Ciriani.