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Meloni ed Elon Musk, Bisignani: "Qualcuno lo ha messo in riga"

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Il "Fattore M", lo chiama Luigi Bisignani sul Tempo. "M" come Giorgia Meloni, "M" come Elon Musk, A una settimana da Atreju, con l'attesissimo intervento del proprietario di Tesla, Space X e l'ex Twitter X, il re dei rumors romani riferisce come tra il tycoon e la premier italiana sia scoppiata "una intesa strategica che può portare lontano e mettere ko il Pd della spaesata Schlein e i Cinque Stelle del barricadero Conte"

"Non è certo un caso - sussurra Bisignani sul quotidiano romano - se persino Sergio Mattarella, con il suo aplomb quirinalizio, ha denunciato il pericolo di una dittatura digitale sotto i colpi dell’intelligenza artificiale". Perché la vera partita è proprio quella. Certo, tra Musk e Meloni il feeling personale è notevole e lo conferma anche un indiscreto raccolto dallo stesso commentatore.

 

Rientrato negli Stati Uniti, rivela Bisignani, Musk ha raccontato ai suoi collaboratori un aneddoto divertente: "A Roma, sotto un tendone trasparente che magnificava Castel Sant’Angelo - c’era un caldo soffocante - ero digiuno, così ho chiesto se potevo mangiare qualcosa. Giorgia mi ha letteralmente spinto dentro la sala dicendo che era già mezzogiorno e che non si poteva ritardare il dibattito". "C’è qualcuno che ti ha messo in riga", ha chiosato un suo collaboratore.

 

 

Al di là delle battute, però, Meloni ha capito che la battaglia di Musk contro lo strapotere della sinistra e della generazione woke sui social, non solo in America, può tornarle assai utile. La svolta su X imposta dal magnate, con la scomparsa delle moderazioni, permetterà alle formazioni di centrodestra di controbilanciare il predominio dei progressisti, alimentando un "potenziale di fuoco neanche minimamente comparabile a quello attuale". 

 

 

Lo step successivo è quello, affascinante e inquietante al tempo stesso, della Intelligenza artificiale generativa Grok. "Nella strategia Meloniana, X può supportare, digitalmente e del tutto lecitamente, FdI alle prossime elezioni", chiosa Bisignani. Il rischio, che allarma partiti e governi, è che con l'AI di questo tipo si possa assistere a "campagne di disinformazione su larga scala non solo incrociando miliardi di dati, commenti, foto, video, come avvenuto finora, bensì generando anche articoli di giornale, tweet, meme e foto non prodotti da essere umani, ma direttamente da questa macchina intelligente, sempre meglio oliata". La democrazia, insomma, rischia di venire travolta e stravolta. E la prova è il tentativo di Marc Zuckerberg di rispondere a Musk, proponendo un anti-X di sinistra come il nuovo social Threads, "con un potenziale ben superiore, avendo la possibilità di sommare la forza di fuoco di Facebook, Instagram e Whatsapp".

 

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