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Giovanna Pedretti, ira della Lega: interrogazione su Lucarelli e Tg3

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La Lega vuole chiarezza sul caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo lodigiano finita in una bufera social e morta suicida. "Siamo sconvolti da quanto accaduto a Lodi. Presenteremo un'interrogazione parlamentare per capire se ci sia un collegamento di tipo contrattuale tra l'influencer (Selvaggia Lucarelli, ndr) e la rete pubblica", tuona in una nota Luca Toccalini, deputato della Lega, in merito alla morte della donna finita nel mirino per una recensione firmata da un cliente che inveiva contro i gay e i disabili vicini di tavolo,

"È incredibile come un notiziario nazionale, in questo caso il Tg3, abbia dato un risalto sproporzionato alla vicenda di Giovanna Pedretti, la pizzaiola che avrebbe sfruttato un commento finto per farsi della pubblicità. Scene di interviste che sembrano più interrogatori, che aggiungendosi ai post pubblicati da Selvaggia Lucarelli, hanno contribuito a scatenare una pesante gogna mediatica contro la pizzaiola. La Rai non ha nulla da dire?", conclude Toccalini. 

Intanto il Codacons ha chiesto una stretta sugli influencer: "Al di là della vicenda specifica, sulla quale non entriamo nel merito in attesa delle indagini della magistratura, e senza chiamare in causa nessuno in particolare, è oramai innegabile come gogne mediatiche, campagne aggressive sui social network e messaggi tesi a gettare discredito su una persona possano avere conseguenze anche pesanti, come può essere un suicidio o un atto di violenza compiuto da terzi sotto l’influenza del clima di odio generato sul web". E ancora: "Riteniamo urgente valutare in Italia una normativa specifica che, pur nel rispetto del sacrosanto diritto alla libertà di pensiero e di espressione, porti influencer, soggetti con enorme seguito sui social, ma anche semplici utenti che postano commenti feroci e violenti, a rispondere penalmente delle conseguenze del proprio operato su tali piattaforme digitali, anche attraverso la previsione del reato di concorso negli illeciti commessi da terzi a seguito delle gogne mediatiche lanciate sui social network

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