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Vittorio Sgarbi, il veleno della grillina Floridia: "In un Paese senza Meloni..."

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Le dimissioni di Vittorio Sgarbi sono state improvvise e inaspettate. Al convegno de "La Ripartenza" di Nicola Porro, il critico d'arte ha annunciato il suo passo indietro lasciando la carica di Sottosegretario alla Cultura: "Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore a Meloni". Poi sullo scontro con il giornalista di Report, Sgarbi afferma: "Ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque. Ritiro il mio augurio di morte, mi scuso di averlo pensato e non sono più neanche un sottosegretario. D'ora in avanti augurerò la morte senza essere responsabile di essere sottosegretario. Mi scuso - ha aggiunto - con i giornalisti che si sentono in pericolo di morte, perché ho detto: vorrei che tu morissi. Mi scuso, perché chi l'ha interpretato in una trasmissione che è stata particolarmente cruda, ma che era sostanzialmente una trasmissione con un'intervista non autorizzata, non voluta”, ha osservato. Poi ha aggiunto: “Io - sono solo Vittorio Sgarbi, non sono più sottosegretario” e “non voglio essere sottosegretario”.

E dopo il passo indietro le solite opposizioni si sono scatenate. Ma la reazione che stupisce di più è quella di Barbara Floridia del Movimento Cinque Stelle: "Finalmente Vittorio #Sgarbi è fuori dal governo.La tenacia, la forza e la determinazione del MoVimento 5 Stelle hanno pagato. In un altro paese, non governato da Giorgia #Meloni, si sarebbe dimesso tre mesi fa, o forse non sarebbe mai stato nominato sottosegretario alla cultura.Resta il grave silenzio che su questo caso ha segnato il comportamento di Giorgia Meloni". Una presa di posizione scomposta che di certo farà discutere. 

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