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Maurizio Landini, l'incontro in gran segreto: a casa di Giuseppe Conte

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Solo qualche mese fa Maurizio Landini rassicurava Elly Schlein: il suo obiettivo non è diventare il nuovo segretario del Pd. Eppure un incontro in gran segreto farebbe pensare il contrario. Nelle ore scorse il segretario della Cgil ha visto niente di meno di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle nonché colui che contende il cuore del principale sindacato italiano ai dem. A dar conto faccia a faccia è La Stampa, che parla di un tête-à-tête avvenuto domenica mattina a casa dell'ex presidente del Consiglio, in pieno centro storico di Roma, a pochi passi da Montecitorio. Una scelta, quella del giorno, che ha tutta l'aria di essere una trovata per evitare sguardi indiscreti.

I due hanno parlato per quasi tre ore. Tra i temi sul tavolo - si ipotizza - i contratti e il salario minimo. Ma anche gli operai, gli stabilimenti e Stellantis. D'altronde in fatto di salario minimo Landini e Conte si muovono nella stessa direzione. Il primo e la Cgil sono parte di questo progetto che, nelle intenzioni, sarà la risposta al muro innalzato da Giorgia Meloni. Conte ha apprezzato che il sindacato e il suo leader abbiano con il tempo superato la tradizionale ostilità delle organizzazioni dei lavoratori all'idea di fissare una paga minima per legge.

 

 

Ecco allora che i due hanno costruito così un rapporto di intesa. Un rapporto maturato negli anni, con Conte che sedeva a Palazzo Chigi. E ora l'agenda comune sembra agevolare il dialogo e il corteggiamento reciproco. Inutili dunque i tentativi del sindacalista di non mostrare un legame privilegiato a danno del Pd, Schlein sembra già essere stata messa in un angolo. Che la vera opposizione al governo Meloni sia quella di Cgil e grillini? Chissà...

 

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