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Vincenzo De Luca, il governatore "chiagni e spendi" questa volta ha fatto un autogol

Alberto Busacca
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Da Vincenzo De Luca ci si aspetta di tutto. Ma questo è un po’ troppo perfino per lui. E il rischio, per il governatore, è quello di aver fatto un clamoroso autogol. Riassumiamo la situazione. In tutta la Campania, regione amministrata dal medesimo De Luca, ieri sono stati affissi degli eleganti manifesti blu. Con una grande scritta bianca: “Il governo Meloni tradisce il Sud”. Sotto, più in piccolo, le accuse che vengono rivolte all’esecutivo: “Bloccati da un anno e mezzo i fondi per il Sud (Campania 6 miliardi); bloccati i fondi per la cultura; bloccati i fondi per le strade e i Campi Flegrei; Comuni avviati verso il dissesto”. Legittima critica politica? Bè, legittima critica politica se il manifesto fosse firmato dal Partito democratico, dal Movimento Cinque Stelle, da Potere al popolo oppure, per dire, dal Partito marxista-leninista italiano. E invece no. Invece sui poster compare il simbolo della Regione Campania.

E per realizzarli sono stati utilizzati fondi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, compresi quelli che l’anno scorso hanno votato per il centrodestra. «I manifesti sul governo Meloni sono finanziati con fondi istituzionali per la comunicazione della Regione Campania», ha scritto ieri l’AdnKronos citando «fonti di Palazzo Santa Lucia» (che, per chi non è della zona, è la sede della giunta). Insomma, De Luca fa campagna elettorale utilizzando fondi pubblici. Ed è strano che proprio uno come lui, che da mesi si lamenta chiedendo soldi all’esecutivo, poi venga beccato a spenderli in questo modo. Non proprio una bella pubblicità. Anche perché questa polemica arriva a pochi giorni da quella sui fondi di coesione utilizzati dalla Regione per la rassegna della zampogna e la festa del caciocavallo. Diciamo la verità, non è che ti viene voglia di affidare al governatore ulteriori risorse...

 

 

 

Per capire la gravità di tutto ciò basta poi fare un gioco semplice: immaginare cosa sarebbe successo se una cosa simile si fosse verificata a parti invertite. Per esempio: manifesti del governo sull’autonomia differenziata con lo slogan “Il Pd ha distrutto il Sud”. Oppure: campagna della Regione Lombardia intitolata “Il governo Conte ha rovinato il Nord”. Sarebbero subito arrivate le consuete accuse di “scarso senso istituzionale” e di “Costituzione calpestata” (abbiamo avuto allarmi fascismo lanciati per molto meno...). A De Luca andrà sicuramente meglio. Tanti ignoreranno questo suo scivolone e lui ricomincerà subito a lamentarsi del governo che non sblocca i fondi. È la sinistra “chiagni e spendi”. A spese nostre, naturalmente... 

 

 

 

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