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Abruzzo. Luciano D'Amico: sul palco né Conte né Schlein, "voglio la Todde"

Luciano D'Amico

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Luciano D'Amico, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Abruzzo, economista, già rettore dell’Università di Teramo, ci crede: "Ora vedo il centrodestra preoccupato, pensavano di avere già la vittoria in tasca e invece" è arrivata la Sardegna che, dice il professore, "è stata una bellissima vittoria, per la quale ho fatto i complimenti via messaggio ad Alessandra Todde. Ma da tempo registriamo un entusiasmo che cresce in incontri e manifestazioni pubbliche. E man mano che si avvicinano le elezioni del 10 marzo continua a salire", dice in una intervista a Il Fatto quotidiano.

Tanto che il comizio finale a L’Aquila "lo farò da solo, per preservare il carattere regionale della mia candidatura. Ma se volessero venire saranno i benvenuti. Mi stanno appoggiando nel migliore dei modi: Schlein è stata in Abruzzo già tre volte, Conte arriverà domani (oggi, ndr). Calenda è venuto e tornerà" ma verrà sicuramente Alessandra Todde. "L’ho invitata al comizio finale. Ma dobbiamo fissare la data con certezza". 

 

 

Certo, l'"Abruzzo è diverso dalla Sardegna", come ha sottolineato il governatore uscente Marco Marsilio (di FdI), ma "la nostra campagna è impostata sui temi regionali, e i nostri programmi sono sicuramente simili a quelli di Todde per metodo e contenuti. Sono stati costruiti in modo condiviso e incidono sui problemi concreti, partendo da quello del lavoro, il primo nodo", aggiunge D'Amico. 

"Il governo nazionale e la giunta abruzzese", sottolinea, "ripetono che va tutto bene. Poi però vai in strada e trovi i nostri giovani senza occupazione e senza futuro, costretti a emigrare". Conclude D'Amico: "Eravamo molto vicini a Marsilio nei sondaggi, e ormai credo di averlo già scavalcato. Gli abruzzesi hanno bocciato la sua amministrazione.

 

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