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Maurizio Landini insulta Giancarlo Giorgetti: "Mi sono chiesto se fosse sobrio"

sabato 19 ottobre 2024

3' di lettura

Sproloqui firmati Maurizio Landini. Il contesto è la manifestazione indetta dei sindacati a piazza del Popolo a Roma, dove dal palco furoreggia il segretario della Cgil. Nel mirino del sindacalista rosso, ovviamente, il governo, la Manovra, il caso dei centri in Albania. E nel mirino di Landini ci finisce anche Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Economia bersaglio di un violentissimo attacco.

"Quando ho sentito che il ministro Giorgetti a nome del governo ha detto che nella legge di bilancio la grande novità sarebbe che i sacrifici li faranno le banche e non le persone, io mi sono chiesto se fosse sobrio", spara ad alzo zero Landini, dando in buona sostanza del 'beone' a Giorgetti. "Perché io vorrei capire quale sarebbe il sacrificio richiesto dalla banche - riprende -. Da quello che abbiamo letto e sentito non c'è nessuna tassazione in più sui profitti né per le banche né per coloro che hanno aumentato i profitti in questi anni", ha sostenuto, sorvolando sul meccanismo che porterà banche e assicurazioni ad anticipare al governo 3,5 miliardi di euro, meccanismo che dovrebbe trovare spazio nella legge di Bilancio. Tant'è, Giorgetti ha aggiunto: "Questo che si professa come il governo del Paese sta diventando il governo delle banche". Spararla grossa, insomma.

Dunque mister Cgil sposta il mirino sul caso dei centri in Albania: "Non è solo un errore economico, perché stiamo cacciando via i soldi che paghiamo con le nostre tasse, ma una follia dal punto di vista della prospettiva su come affrontare la questione delle migrazioni. Come si può pensare che si possono chiudere le persone in centri senza governare quel processo in termini di integrazione e di interesse?". Sui migranti in queste ore, ha aggiunto Landini, "si sta verificando un attacco diretto alla magistratura da parte del presidente del Consiglio Meloni e del vice presidente Salvini. È un fatto di una gravità assoluta perchè vogliono mettere in discussione i principi e i valori della Coatituzione. L'autonomia e l'indipendenza della magistratura nascono proprio per non tornare al fascismo", torna ad agitare lo spauracchio nero.

Le risposte a tutto ciò? Sciopero, ovviamente. Magari sciopero generale: è tra le possibilità? "Penso assolutamente di sì - conferma Landini -, noi come Cgil questo mandato lo abbiamo già ricevuto al nostro interno ed è la cosa che sto proponendo alle altre organizzazioni sindacali". E ancora: "Le mosse che il governo sta facendo, non solo nella legge di Bilancio ma anche fuori, sono inaccettabili". "La giornata di ieri e quella di oggi non sono che l'inizio di una mobilitazione che intende proseguire anche oltre la finanziaria. Questo governo deve mediare con quella che è la società civile. Loro non rappresentano la maggioranza di questo paese, e non rappresentano quelli che stanno tenendo in piedi questo paese attraverso il lavoro e il fisco che pagano. Noi ci siamo rotti le scatole. Dalle mobilitazioni agli scioperi e anche i referendum, noi non ci fermeremo", conclude la sua intemerata Landini. No, non si fermeranno. Eccezion fatta per i giorni di sciopero, va da sé...

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giancarlo giorgetti

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