CATEGORIE

Perché Roma deve opporsi a Parigi e Londra

di Mario Sechi giovedì 27 febbraio 2025

2' di lettura

Donald Trump sta inondando il terreno, alcune delle sue iniziative sono destinate a evaporare, altre daranno vita a fatti inediti, un nuovo scenario. L’isteria con cui l’Europa reagisce alle iniziative della Casa Bianca è solo una perdita di energia e concentrazione: sui dazi l’Unione europea ha un problema con l’America e con se stessa (si chiama Iva), dunque bisogna andare al tavolo con Trump avendo in mente una proposta e non il piagnisteo, perché le lacrime si verseranno quando la dogana americana comincerà a presentare il conto alle aziende europee, bisogna prepararsi seriamente, non lanciare tragicomici allarmi democratici contro i saluti romani Made in America.

Sulla fine della guerra in Ucraina, l’iniziativa è americana perché senza gli Stati Uniti non ci sarebbe stata la resistenza di Kiev e l’Europa è sempre andata a rimorchio di Washington. E qui veniamo al punto più delicato: l’idea di Francia e Regno Unito di inviare soldati europei. Emmanuel Macron e Keir Starmer sono due leader progressisti in crisi, tentano di prendere il comando del gioco in una scacchiera radioattiva. La difesa della sicurezza di Kiev va affidata soprattutto agli ucraini, come ha sottolineato anche Foreign Affairs. Stiamo parlando di un territorio immenso (oltre 600 mila chilometri quadrati, un’estensione da New York a Chicago e da Toronto a Raleigh, nella Carolina del Nord) dove qualche migliaio di soldati inviati da Parigi e Londra si perdono.

L’amministrazione Maga fa inorridire gli europei, ma l’infantilismo non è una splendente categoria della politica, è un problema. La Francia non è quella di Napoleone, Macron ha ordinato il ritiro dal Mali, ma racconta al mondo che si prepara a difendere l’Ucraina; quanto agli inglesi, vinsero la Seconda guerra mondiale, ma a Downing Street non abitava Starmer, c’era Winston Churchill. Passo e chiudo.

tag
ucraina
unione europea
donald trump
giorgia meloni
russia
keir starmer
emmanuel macron

Applausi da Londra Giorgia Meloni, elogi anche dal britannico "Times": la Caporetto della sinistra italiana

Scelta a sorpresa Manlio Messina lascia Fratelli d'Italia (e forse anche il Parlamento)

Elly, Ursula e i compagni Dazi, Fidanza inchioda il Pd: "Ridicoli, hanno votato 4 volte. Chi può far saltare tutto"

Ti potrebbero interessare

Giorgia Meloni, elogi anche dal britannico "Times": la Caporetto della sinistra italiana

Manlio Messina lascia Fratelli d'Italia (e forse anche il Parlamento)

Dazi, Fidanza inchioda il Pd: "Ridicoli, hanno votato 4 volte. Chi può far saltare tutto"

Canada, sì alla Palestina? Trump col bazooka: "Dazi, così l'accordo salta"

Ricci ringrazia Conte? Travolto dagli insulti: "Avete perso la faccia"

Il solito Giuseppe Conte: moralizzatore savonarelesco e talebano a parole quanto "democristianissimo" leader l...

Giorgia Meloni, elogi anche dal britannico "Times": la Caporetto della sinistra italiana

Dopo gli Stati Uniti e la Francia, tocca alla Gran Bretagna elogiare Giorgia Meloni. E per le opposizioni è una s...

Occhiuto, il governatore della Calabria si dimette e si ricandida: "Toghe? No, con chi ce l'ho".

Si dimette e si ricandida, Roberto Occhiuto. Altro scossone sull'asse toghe-politica: dopo Milano e Marche, ora tocc...

Marina e Pier Silvio Berlusconi incontrano Tajani: Forza Italia, cosa filtra dal vertice

"Confermato il sostegno a Forza Italia". Oltre due ore di confronto costruttivo per fare il punto della situaz...